Calciomercato.com

  • Getty Images
    Speziamania: buona la prima di Coppa

    Speziamania: buona la prima di Coppa

    • Gianni Salis
    Lo Spezia passa il turno di Coppa Italia e per conoscere il proprio avversario dei sedicesimi deve attendere domani sera quando intorno alle 20 saprà chi tra Parma e Lecce affronterà a metà dicembre in gara infrasettimanale, con vista poi, per chi passerà agli ottavi, sulla Roma in doppia sfida il 12 e 19 gennaio. Ma al di la del passaggio del turno quello che più premeva è aver visto la squadra che per la prima volta è scesa in campo dopo aver dovuto annullare causa Covid ben 7 uscite. Una preparazione fatta a spizzichi e bocconi, una squadra ed un gruppo ‘in fieri’ che contro il Pordenone ha giocato già in piena emergenza: tre portieri sui 18 convocati, Ferrer dirottato gioco forza a sinistra, Leo Sena già out per almeno un mese, e tutta una filosofia di gioco ancora da costruire ed interpretare. Il tutto cercando ovviamente di dosare le forze e soprattutto di scongiurare infortuni, perché a sette giorni dall’esordio di campionato a Cagliari ci mancano solo quelli in questo assurdo avvio di stagione.

     
    Quali spunti dunque dal match di Coppa? Difficile dirlo proprio perché per lo Spezia si trattava della prima uscita, ma le sensazioni, almeno quelle, sono risultate positive al netto del valore dell’avversario. Se non altro il successo al termine di una gara non facile e banale ha rafforzato lo spirito ed aiuta a guardare oltre con positività e fiducia che in questo momento risulta essere la miglior medicina. Quindi non ci resta che attendere che il gruppo si consolidi come tale, così come la sua composizione tecnica ed infatti da lunedì fino a fine mese il mercato in entrata dei bianchi dovrà necessariamente essere corposo per puntellare soprattutto in esperienza e tasso tecnico l’organico. Sei-sette elementi da innestare alcuni dei quali già individuati: Strelec e Piccoli. Poi c’è la questione N’Zola che viaggia in parallelo. L’attaccante franco-angolano, in ritardo di preparazione, non è stato nemmeno messo tra i convocati per il match col Pordenone. Un chiaro indizio che ci porta a supporre che difficilmente potremo rivederlo in maglia bianca, ma sempre che arrivino offerte congrue col valore tecnico del giocatore.
     

    Infine due parole su Motta vogliamo dirle? Ebbene quanta differenza dal suo predecessore nel seguire la partita. Diametralmente opposto. Ma anche in questo mese a dir poco travagliato la sua compostezza e lucidità nell’affrontare le mille problematiche hanno fatto intuire quanto carisma possa infondere in ogni singolo elemento. Certo, ci sarà bisogno di tirar fuori gli artigli perché anche quelli sono necessari. Ma intanto la prima ‘imboscata’ della stagione è andata agli archivi. Ne seguiranno altre, stiamone certi.

    Altre Notizie