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Speziamania: Aquile vs Grifoni. Alle porte un derby tra rapaci per non cadere nel vuoto.
La davanti Nzola è stato annullato dai centrali neroazzurri e si sa che senza le sponde della boa in maglia bianca inevitabilmente tutto si complica. Un sol tiro nello specchio della porta, la rete al 94° di Piccoli, ed una mezza e pregevolissima girata di Acampora che si perde sugli spalti.
Di fatto l’ampio costrutto dell’impianto di gioco ligure ha partorito poco. Ma di più sarebbe stato obiettivamente difficile vista l’abissale gap tecnico con l’avversario. Ciò non toglie che in qualche situazione, non tantissime a dire il vero, lo Spezia avrebbe potuto ‘rischiare’ una verticalizzazione o un’imbucata in più o semplicemente un cross dalle fasce. Così, per dirla alla Jannacci, tanto per vedere l’effetto che fa.
Ora c’è da voltare pagina. Alle porte c’è la gara col Genoa, molto sentita sull’estremo lembo del levante ligure, che vorrà trovare nuovi stimoli dall’elettroschock del cambio di allenatore. Un derby mai banale che ora è maledettamente importante per la classifica di entrambe. La cosiddetta gara che vale doppio e forse anche triplo.
Lo Spezia, che giocherà in casa, proverà ovviamente a ritrovare il bottino pieno, che manca da un mese e mezzo con la bella vittoria a Benevento, e sarebbe anche il primo tra le mura amiche, ma sarà anche fondamentale non perderla, primo per tornare a muovere comunque la classifica e poi per tenere a distanza il Grifone.
La marcia per la salvezza delle Aquile sembra essersi arrestata: esattamente come Genoa e Torino lo Spezia ha conquistato la miseria di 2 punticini nelle ultime cinque gare, un ruolino di marcia da invertire. Vincere mercoledì significherebbe portare a 7 le lunghezze sui rossoblù e soprattutto traguardare la gara, anche quella interna, del 3 gennaio col Verona con maggiore tranquillità.