AFP via Getty Images
Spezia-Juve, le pagelle di CM: la rabbia di Chiesa, Bentancur molle e spaesato, bene Kean. Brillano Antiste e Maggiore
Spezia
Zoet 7: si fa trovare pronto sia sulle uscite che a terra disinnescando un paio di situazioni complicate
Amian 6,5: diligente alla sua prima al Picco.
Hristov 6: un paio di amnesie difensive nel primo tempo ed anche nella ripresa pur senza fare errori madornali.
Nikolaou 6: insegue Dybala fino a metà campo e tutto sommato regge anche sulla difesa piazzata.
Bastoni 6,5: non può spingere visto che dalla sua parte giostra Chiesa, ma appena può si fa vedere con qualche bella iniziativa.
Salva Ferrer 6: spesso preso di infilata in mezzo al campo così come sovente si pesta i piedi con Bourabia. Meglio nella ripresa.
Bourabia 5,5: passo compassato e con una forma che rasenta il 70%. (31’ st Sala sv)
Verde 6: rincorre una miriade di palloni ma proprio da uno di questi nasce la rete del pareggio juventino. (31’ st Manaj sv)
Maggiore 6,5: la nuova posizione in campo lo fa girare a vuoto togliendo una pedina in mezzo al campo. La Juve domina infatti nella terra di mezzo prendendo di infilata Bourabia e Salva Ferrer. Nella ripresa non arretra di un millimetro ed anzi ha la ghiotta occaione del 3-3 ma Szczesny lo mura da campione.
Gyasi 6: si da un gran da fare e si inventa la rete che porta in vantaggio i bianchi. Cala nella ripresa.
Antiste 7: il trottolino francese è sempre pungente e sul lancio di Maggiore da una bambola a Bonucci facendo esplodere il Picco. (31’ st Nzola sv)
Motta 6,5: con il materiale disponibile fa i miracoli, ma in mezzo al campo sarebbe servita maggiore copertura portando Maggiore nel suo ruolo più congeniale di mezzala.
Juventus
Szczesny 6,5: per le colpe sui gol, cercare altrove. Anzi, se la Juve salva il salvabile è anche merito suo.
Danilo 5,5: guarda Gyasi accentrarsi, prendere la mira, tirare, lasciandogli il centro. Stranamente in difficoltà anche in altri momenti della partita.
Bonucci 6: finché la Juve è questa, il gioco passa tutto dai suoi lanci. Il gol di Kean nasce dai suoi piedi, ma sulla fuga di Antiste fa solo lo spettatore.
De Ligt 6,5: forse frastornato da questo avanti e indietro dalla panchina, non sembra a suo agio. Ma trova la lucidità e la rabbia per il gol del 2-3, rete che può svoltare la stagione. Sua e della Juve.
De Sciglio 5,5: non accompagna l'azione come fatto da Alex Sandro di recente, Verde sembra metterlo in difficoltà, Allegri lo toglie all'intervallo (1' st Alex Sandro 6: comunque un'altra cosa).
Chiesa 7,5: gli equilibri, la fase difensiva, tutto quello che secondo Allegri serve e magari a Chiesa manca ancora...poi però è lui a prendere per mano la Juve e a condurla alla vittoria, con una rabbia e una voglia che dovrebbe essere da esempio per tutti. Esce per un riacutizzarsi del problema al flessore, sarebbe un bel guaio (39' st Kulusevski sv)
McKennie 5.5: sbaglia una quantità di palloni, pure semplici, preoccupante. In crescita nella ripresa, ma servirebbe qualcosa di diverso.
Bentancur 5,5: che sia stanchezza o scarsa determinazione, resta il fatto che appare molle e spaesato. Resta anche lui in panchina al 45' (1' st Locatelli 6,5: ordine in campo non ce n'è, lui prova a metterlo. Ed evita il gol dello psicodramma sulla linea)
Rabiot 6: la cosa migliore è quella torre per Kean su lancio di Bonucci, una parte del gol del vantaggio è sua. Per il resto assomiglia da vicino al solito Rabiot (22' st Bernardeschi 6: si limita al compitino)
Dybala 6: parte piano, poi prova a prendere per mano la squadra ma si rende pericoloso solo dalla distanza. E nella ripresa, quando la Juve cambia marcia, non è lui a trascinarla.
Kean 7: è il più attivo fin dalle prime battute, non è un caso se è lui a trovare il gol. Un bel gol, che però non evita la momentanea rimonta dello Spezia. Sostituito da Morata, ha comunque fatto quello che doveva fare (14' st Morata 6: lavora per la squadra, fa a sportellate e mette lo zampino sul gol del 2-2).
All. Allegri 6: a salvarlo sono proprio le reti di Chiesa e De Ligt, quei giocatori tanto discussi in questi giorni. Ed è Chiesa in particolare a sembrare imprescindibile in una Juve scarica e priva di nerbo, che in un modo o nell'altro la porta a casa ma ha rischiato l'ennesima figuraccia. Ottiene la prima vittoria del campionato, ma la strada sembra sempre e comunque in salita.