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  • Spezia, alla scoperta di Nzola: 'L'idolo Benzema, il maestro Italiano, Osimhen l'unico più forte di me...'

    Spezia, alla scoperta di Nzola: 'L'idolo Benzema, il maestro Italiano, Osimhen l'unico più forte di me...'

    M'Bala Nzola, attaccante dello Spezia, ha parlato ai microfoni di DAZN: "Chi dice che ho un carattere ribelle non conosce il vero Nzola. Sono timido, ma se mi conosci bene sai che scherzo, rido...".

    Come sta andando la stagione?
    "Bene diciamo. La squadra sta lavorando bene, ogni partita cerchiamo di fare il meglio e ottenere più punti possibile".

    E con Gotti come si trova?
    "Mi trovo bene, abbiamo un buon rapporto. Mi dà tanta fiducia ed io cerco di ripagarlo in campo".

    Che cosa le chiede in campo?
    "Di giocare senza pensare, di far vedere quello che posso fare senza fermarmi".

    Gotti disse che neanche lei sa quanto è forte. Condivide?
    "È quello che mi dice sempre ed anche io ogni partita sto cercando di dare sempre di più".

    Che cos'è cambiato dal gol contro l'Atalanta dell'anno scorso all'ultimo contro il Torino?
    "Ho avuto tempo anche per me l'anno scorso di pensare, di conoscermi un po' di più e la squadra, i compagni mi hanno aiutato tanto, abbiamo parlato, mi hanno detto che posso fare grandi cose. Mi aiutano e cerco di dare sempre di più anche per loro".

    Se tornassi indietro, ripeteresti tutto ciò che ha fatto anno scorso?
    "Bella domanda... Sicuramente qualcosa, sia dentro che fuori dal campo, lo cambierei. Ho cercato questa stagione di sistemare ciò che non andava bene anche fuori dal campo".

    Pensa sia stato frainteso il fatto che lei tende a fare poca polemica, che non risponde mai.
    "Non lo so. Tanti non mi capiscono, ma adesso sto cercando di far vedere il vero Nzola. Uno che ride, a cui piace giocare, scherzare. Spero che la gente lo capisca".

    Quanto le interessa il giudizio degli altri?
    "-2".

    Quanto è importante la fiducia dell'allenatore per lei?
    "Quando una persona mi dà qualcosa lo devo ripagare, sono fatto così. Quindi è molto importante".

    E Gotti le sta dando fiducia?
    "Sì, la fiducia ed il rispetto anche. Questo è importante".

    Lei è cresciuto in Francia, ma è nato in Angola.
    "Sono cresciuto in Francia a Troyes, ho imparato a giocare lì a calcio, ho conosciuto i miei amici. Ogni sera, ogni mattina volevo sempre andare a giocare a calcio. Dicevo alla mamma che andavo a scuola, mentre andavo a giocare a calcio. Mi picchiava, ma va bene (ride, ndr)".

    Si sta perdendo questa cultura?
    "In Francia lo vedo ancora tanto, da quando sono in Italia non ho ancora visto questa cosa".

    Benzema è il suo idolo. Che cosa le piace di lui?
    "A me piace il suo stile, come gioca, come persona. Per me è un calciatore bello da veder giocare".

    Se le dico Italiano che cosa mi risponde?
    "Grande allenatore e grande persona. Quando sono arrivato a Trapani correvo dappertutto, appena arrivato facevo così e lui mi disse che se avessi continuato a correre così tanto non avrei mai segnato molti gol. Questo mi è rimasto in testa. Mi ha aiutato a rimanere in area e a non spendere energia per niente".

    Chi vincerà la classifica marcatori?
    "Osimhen".

    Quanti gol sarebbe soddisfatto di aver segnato a fine stagione?
    "25".

    Chi è l'avversario diretto più forte che ha incontrato in Serie A?
    "Osimhen".

    Chi invece vorrebbe sfidare?
    "Osimhen".

    Dove si mette nella classifica degli attaccanti di Serie A?
    "Al secondo posto, dietro Osimhen".

    Quali sono le critiche più fastidiose che ha ricevuto in carriera?
    "Sei scarso".

    La cosa che la rende più orgoglioso della sua carriera?
    "Fare gol".

    Che cosa ha provato quando Trinchera alla Virtus Francavilla le ha detto che era simile a Weah?
    "No, niente (ride, ndr). Ho detto: 'Ok, va bene'. Guardo Lukaku, Zapata... Di Zapata mi piace come protegge la palla, guardavo qualche video ogni tanto".

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