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  • Spero di sbagliarmi... ma quanti errori nelle convocazioni di Mancini

    Spero di sbagliarmi... ma quanti errori nelle convocazioni di Mancini

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Mai come nei giorni che hanno preceduto le prossime partite di qualificazione all’Europeo con Inghilterra (questa sera) e Malta (domenica), il c.t. Roberto Mancini era stato tanto criticato. Nemmeno quando l’Italia mancò la qualificazione al Mondiale che a Ventura, per esempio, era costato l’esonero. Anche se abbiamo litigato molte volte, in alcuni casi pure pubblicamente, sono un estimatore di Mancini e l’ho sostenuto sia prima dell’Europeo vinto, sia dopo il Mondiale fallito. Tuttavia, in questa occasione, anch’io sono in difficoltà nel condividere le scelte compiute.

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    Mancano gli attaccanti? Vero, però è stato proprio Mancini a giocare anche senza un nove autentico, ricorrendo al centravanti che non dà riferimenti. Poi, nel particolare, siamo davvero convinti che Retegui sia meglio di Kean e Pinamonti (non convocati) o di Mulattieri (è con l’Under 21), autore di dieci gol in serie B?

    D’accordo su Zaccagni che sconta il disdicevole comportamento dell’anno scorso (prima della Finalissima con l’Argentina rimase a casa dietro pressioni della Lazio), ma Zaniolo, al quale proprio il c.t. ha consigliato di andare in Turchia, non poteva essere convocato? E poi a centrocampo, perché ignorare Locatelli e Fagioli per privilegiare due calciatori in fase nettamente calante come Verratti e Jorginho?
    Ci sarebbe, infine, la questione Udogie che andava prelevato senza indugio dall’Under 21 per sostituire l’infortunato Dimarco. Chiamare Emerson Palmieri ha poco senso. Detto tutto questo, credere in un c.t., significa anche sperare di sbagliarsi. Non è umiltà, ma bisogno.       
     

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