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    Spareggio vinto, il Chievo può salvarsi davvero: ora contro la Juve con più autostima

    Spareggio vinto, il Chievo può salvarsi davvero: ora contro la Juve con più autostima

    • Furio Zara
    Il Chievo è vivo. E lotta per la salvezza. Questa è la notizia. C'è un intero girone di ritorno da giocare, considerato l'andamento (lento) di chi deve salvarsi, tutto è ancora possibile. La prima vittoria stagionale spinge i veneti a quota 8, a -2 dal Frosinone penultimo, battuto con merito se non altro perché - da parte di Pellissier e compagni - c'è stata più voglia di vincere. Un dato: senza la penalizzazione il Chievo avrebbe tre punti in più. La squadra con Mimmo Di Carlo ha ritrovato la sua identità. Poco concede, sa essere concreta. Nelle ultime otto partite i gialloblù hanno perso una sola volta (2-0 contro la Sampdoria), per il resto una striscia di sei pareggi (uno addebitabile alla gestione Ventura) e la vittoria nello spareggio col Frosinone. Dopo la ripresa del campionato il Chievo affronterà la Juventus. Ostacolo impossibile da superare? Sì. Ma questo Chievo - che al debutto stagionale fece soffrire la Juve del primo Cristiano Ronaldo - andrà allo Stadium con più consapevolezza di prima. Gli over 30 del Chievo - e sono tanti - da Sorrentino a Pellissier, da Birsa a Djordjevic, da Giaccherini a Rossettini hanno ritrovato l'antica freschezza e da un mese abbondante si sono messi in testa di provare a centrare una salvezza che fino all'altroieri sembrava impossibile. L'età è un dettaglio, conta la testa, contano le gambe, contano le motivazioni.

    Tanta tensione in campo al "Bentegodi", si gioca un calcio spezzettato, con poche idee e poca voglia di rischiare. Basti dire che nel primo tempo non va agli atti nemmeno un tiro nello specchio della porta. Il Chievo gioca con più equilibrio e più ritmo. Nel primo tempo il Chievo trova il gol con Pellissier, che interviene di testa su calcio d'angolo. Pelo-gol festeggia, ma Rocchi - dopo consultazione al Var - annulla perché Radovanovic ostacola Sportiello. Poca roba il Frosinone. Il cambio di panchina - ora c'è Baroni al posto di Longo - non ha comportato alcun miglioramento. Il problema è l'attacco. I ciociari nelle ultime cinque partite hanno segnato un solo gol. Ma il dato allarmante è un altro: nelle 19 giornate fin qui disputate, il Frosinone è rimasto a secco per ben 12 volte. Il gol partita lo segna l'eterno Giaccherini, con un calcio di punizione a girare, che finisce dritto all'incrocio dei pali. Non è nuovo a queste imprese, il vecchio Giack. Su calcio piazzato è al terzo gol in A: uno col Bologna, due col Chievo. E’ un gol che vale come una speranza. 

    IL TABELLINO

    Chievo Verona-Frosinone 1-0 (primo tempo 0-0)


    Marcatori:  31' Giaccherini

    Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Bani, Rossettini, Barba (48' p.t. Tomovic); Hetemaj, Radovanovic, Giaccherini; Birsa (34' s.t. Kiyine); Djordjevic (24' s.t. Stepinski), Pellissier. All. Di Carlo

    Frosinone (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Capuano; Ghiglione, Chibsah, Crisetig (35' s.t. Campbell), Maiello (38' Ciofani), Beghetto; Ciano, Pinamonti. All. Baroni

    Arbitro: Rocchi di Firenze

    Ammoniti: 10' p.t. Crisetig (F); 1' s.t. Pellissier (CV); 4's.t. Pinamonti (F); 6's.t. Giaccherini (CV), 14' s.t. Capuano (F); 16' s.t. (Bani); 24' Radovanovic (CV); 25' s.t. Ciano (F); 28' s.t. Beghetto (F)

    Espulsi:  17' s.t. Capuano doppia ammonizione

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