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  • Spalmania: si deve giocare al 'Paolo Mazza'

    Spalmania: si deve giocare al 'Paolo Mazza'

    • Leonardo Valente
    Ferrara, dopo mezzo secolo, si sta preparando al ritorno del massimo campionato in città. Una società con 110 anni di storia, nonostante i fallimenti e le rifondazioni degli anni 2000, che deve rifarsi il look per tornare a giocare nella tanto agognata Serie A. Allora da dove partire se non dalla casa, la roccaforte, l’altro castello della città, il rifugio di un intero popolo a strisce biancoazzurre, che sui seggiolini e i gradoni del vecchio Comunale, dal 1927, ha visto passare tutte le categorie, durante anni difficili che solo una grande passione può permetterti di superare. Ora si può finalmente tornare ad alzare la testa e dire ad alta voce “andiamo alla Spal!” e non ci si può permettere di sbagliare. Il “Paolo Mazza” deve essere pronto il 27 Agosto, data del ritorno nel calcio che conta, per tanti, troppi motivi.

    Partiamo dai numeri. La scorsa stagione su 21 gare disputate tra le mura amiche, i ragazzi di Semplici hanno portato a casa i tre punti per ben 14 volte, pareggiandone 5 e piegandosi solamente a Verona e Frosinone. Una media realizzativa di quasi 2 reti a partita (40 reti realizzate) e poco meno di un gol subito (18). Numeri importanti che di fatto hanno gettato le solide basi per la cavalcata trionfale. Ripetersi sarà difficile, ma come dimostrato in questi anni, la salvezza passa dalle gare interne e non si può nemmeno pensare di dover iniziare a Modena, Reggio Emilia o addirittura Vercelli, la stagione più importante degli ultimi cinquant’anni, rischiando di perdere quei punti che a fine campionato possono essere fondamentali.

    Uno degli stadi più “british” d’Italia, un campo ostico dal quale in molti faticheranno ad uscire con i tre punti. Certo, molto dipenderà dai movimenti di mercato, che per ora sembrano convincere con l’arrivo di Rizzo, Felipe e Mattiello, ma sarà la spinta dei 12348 (a lavori completati) il migliore acquisto, se arriverà l’omologazione per la fine di agosto. Tutti se lo augurano, la Curva Ovest in primis, una tifoseria che ha saputo emozionare il campionato cadetto per l’attaccamento ai colori, l’intensità della voce e il rispetto verso tutti. Un pubblico che merita la Serie A per tutto quello che ha vissuto e che ora può tornare a sognare, non può essere privato di farlo in casa propria. Una città intera dentro lo stadio, in uno stadio al centro della città.

    I lavori procedono a passo spedito, la collaborazione tra società ed amministrazione è ottima e la data prefissata per l’inizio della nuova avventura sembra raggiungibile, anzi, deve essere raggiungibile. Serve uno sforzo da parte di tutti, anche da parte della Lega, affinchè possa collaborare e soddisfare le richieste di una storica realtà del nostro calcio che vuole tornare a brillare. Perché chi cinquant’anni fa c’era, chi ha vissuto il calvario della Serie D e chi lo scorso anno si è innamorato di questo gruppo merita di poter sostenere la Spal a Ferrara. Per questo si deve giocare al “Paolo Mazza”.
     

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