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Spalmania, rimonta da brivido e regalo del Bologna: la Serie B è affare altrui
Dopo 99 giorni di digiuno, con l'ultima vittoria che risaliva alla trasferta di Roma, la Spal ha ritrovato finalmente se stessa, proseguendo in un buon momento di forma nel quale erano mancati solo i risultati. Questo 3-2, però, può essere il punto di svolta decisivo della stagione, perché ora la zona retrocessione è lontana 7 punti (complice l'ennesima roboante sconfitta del Bologna) e il morale è alle stelle. La Spal ha messo tanti punti e tante squadre tra sé ed il baratro e potrà giocare con maggiore serenità le prossime partite, che potrebbero essere quelle della definitiva archiviazione della pratica salvezza.
Oggi, però, l'unica cosa che conta è celebrare la vittoria di una squadra che anche nei momenti più difficili ha avuto la forza di rimanere compatta; la serietà di una dirigenza che ha dato fiducia a questo gruppo e ad un allenatore straordinario che, è certo, in futuro si troverà ad allenare ad altissimi livelli. La svolta tanto attesa è arrivata ed è figlia di un atteggiamento di squadra, non di individualismi o colpi di classe di un solo giocatore. E lo dimostra il fatto che la Spal è tornata a vincere in una delle peggiori partite di Lazzari, mai incisivo. Ma il merito è di un gruppo umile e di qualità, che con un pizzico di fortuna in più potrebbe essere molto più in alto in classifica. Ma oggi basta questo, basta una rimonta da brivido che certifica che la Spal c'è ed è intenzionata a restare in Serie A ancora a lungo.