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    Spalletti: 'Troppo disfattismo a Roma, c'è chi mi crede pericoloso' VIDEO

    Spalletti: 'Troppo disfattismo a Roma, c'è chi mi crede pericoloso' VIDEO

    Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League in casa del Lione

    SUL LIONE - "Lì ho visti contro la Juve, sarà una partita difficile, il livello del calcio francese è cresciuto, la competitività del campionato è salita. In questo caso loro sono abituati a partite di livello. Sarà fondamentale non giocare a campo aperto, per la velocità dei loro attaccanti. Se a Lacazette lasci grandi spazi, lui è un giocatore che sa sfruttare nella sua totalità le qualità che possiede. Si va là e si morde forte o si lascia il pallino a centrocampo, senza quella via di mezzo che può portargli vantaggi".
    SUL MOMENTO DELLA SQUADRA - "Quando si parla di stanchezza non si va a toccare solo i muscoli, ma diventa importante anche quello che dice la testa. Mi è successo di fare questa valutazione: se si va a dire alla squadra che è stanca e che si va a rifare la preparazione, è come dire che hanno due mesi di bonus per perdere le partite. Ma abbiamo incontrato due squadre forti (Lazio e Napoli, ndr), restando in partita, forse sbagliando qualcosa. In questi casi sono più le cose che ci sono andate contro che quelle che ci meritavamo. Poi è chiaro che sono tante partite, ma nutro fiducia nelle capacità extra dei miei calciatori. Ho solo questa strada, non altre. Non partecipo al disfattismo che c'è intorno alla squadra. Ci siamo guadagnati con il sudore questo livello, l'abbiamo rimesso in gioco e proprio perchè abbiamo faticato ce lo vogliamo riprendere. Ci sono complicazioni da superare, come quelle citate da lei adesso, ma siamo una squadra forte in grado di trovare soluzioni. Due sconfitte che fanno male, ma sono 2 sconfitte. Alla fine vedremo se avrete ragione voi o noi. Si va avanti con la consapevolezza che tutto è a portata di mano".

    SULLA DOPPIA SFIDA - "Questo tipo di sfide si giocano in 180 minuti, bisogna considerare che c'è un'altra partita ma fare bene fuori casa diventa un vantaggio importante. Si prova a fare la partita, avendo tutte le attenzioni del caso, si prova a giocare tentando di vincere mantenendo anche equilibrio".

    SUL CAMBIO DI MODULO CON IL NAPOLI - "La partita con il Napoli si è giocata come tante altre, si può stare a 3 ma andare a difendere in 4, dipende da cosa fanno gli altri per non regalare un uomo in fase difensiva, dove ti schiaccerebbero con più facilità. Conta poco, se io metto Bruno Peres come quinto ma gli faccio attaccare il terzino sinistro, siamo a 4 o a 5?. Cerchiamo di non dare superiorità numerica agli avversari, fa la differenza il modo di attaccare degli avversari, che ti obbliga a scalare e a comporre la linea difensiva. L'uscita di Fazio? La partita era già consumata per 2/3 e serviva qualcosa in più. Come sono io? Peggiorato in tutto. Sono più nervoso, vedo ombre dappertutto... E' giusto il messaggio che avete mandato al presidente all'inizio dell'anno quando sono tornato: "Persona pericolosa, non lo prendete". Ma sono peggiorato in tutto veramente, una roba difficile...". 
     

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