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Spalletti shock: 'Allenerei Juve e Inter. Rincon ci piaceva, seguiamo Feghouli'
BOXING DAY - “Penso che sia più una questione di stadi. I nostri impianti sono insufficienti dal punto di vista della comodità per i tifosi. In Italia bisogna migliorare da questo punto di vista, siamo ancora troppo indietro. Gli americani ci insegnano qualcosa in questo senso, noi dobbiamo rispettare le famiglie che vogliono venire allo stadio. Un cinese o un giapponese non guarda il campionato italiano, ma la Premier League, per esempio. In base alla partecipazione del pubblico si avrà un seguito, o meno, dall'estero. Il tifo presente allo stadio deve esserci, ma dipenderà dallo stadio. Noi dobbiamo fare gli stadi. Speriamo il prima possibile quello della Roma, così anche le altre società saranno motivate".
MERCATO - “Si può dire di tutto e di più. Dovremmo fare chiarezza, soprattutto per rispetto nei confronti degli sportivi della Roma. Per quanto mi riguarda, il mercato potrebbe anche non esserci, questa è la squadra che ho scelto in estate. E mi va bene così. Poi, qualora ci fossero delle necessità come la partenza di Salah per la Coppa d'Africa, si potrebbe intervenire. Massara sta valutando attentamente come potremmo inserirci. Bisogna tener conto dell'aspetto economico, i nomi sono quelli che circolano. Come Feghouli, per esempio. Lo sapete. Rincon e Pavoletti sono giocatori scelti. Il primo piaceva anche a noi, quindi sono due squadre oggi più forti. Ma siamo forti anche noi, questo è certo".
PROGETTO - “Tutto è filato liscio. Non mi piaceva l'andazzo che stava prendendo la Roma prima. E da appassionato giallorosso mi dispiaceva tutto questo. Sono felice di essere tornato. Tornando al mercato, io non ho chiesto nulla: non vorrei cessioni e acquisti, la rosa attuale mi piaceva. Se non vinco devo far posto a un altro allenatore, anche perché i giocatori sono forti".
FUTURO - “Io sono un professionista, questo è il mio lavoro. Potrei allenare qualunque squadra, anche Inter, Juventus, Fiorentina e le altre... non mi pongo preclusioni. Si sa, è il mio lavoro".