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    Spalletti: 'Rrahmani c'è, Osimhen sta bene. Napoli merita lo scudetto, il Maradona può renderci supereroi'

    Spalletti: 'Rrahmani c'è, Osimhen sta bene. Napoli merita lo scudetto, il Maradona può renderci supereroi'

    • Giovanni Annunziata, inviato
    Alla vigilia del match contro la Fiorentina arrivano le parole in conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli:

    VOLATA SCUDETTO - "Se cambia qualcosa dopo il pareggio del Milan? Dobbiamo pensare a noi, alla nostra corsa, ciò che ci aspetta e ciò che vogliamo che ci aspetti nel finale di campionato. Arrivati a questo punto, come detto, sarebbe ridicolo non ammettere apertamente che noi, Milan, Inter e Juventus siamo in lotta per lo scudetto. Ce lo giochiamo nel finale di campionato, indipendentemente dai risultati degli avversari. La gestione dello spogliatoio così diventa facile perché abbiamo capito con che professionisti doc abbiamo a che fare. Il fatto che nella partita di domenica abbiamo trovato tutti in condizione fisica-mentale, nonostante le difficoltà della vigilia, è segnale che questi ragazzi si allenano in maniera serissima. Dopo diverse partite che non giochi, se non hai tenuto un ritmo alto e non ti sei comportato da grandissimo professionista, diventa difficile avere quel livello, ancor di più se giochi con l'Atalanta. Tutti nel Napoli vogliono giocarsi questa possibilità e sono convinto che da domani lo faranno".

    RENDIMENTO INTERNO - "L'idea di calcio che vorremmo sviluppare l'abbiamo provata ad attuare costantemente, al di là di quando si è perso o si è vinto. Si diceva che avevamo una squadra con alcune picchiate nel grafico, che si perdeva nelle difficoltà. Alla fine abbiamo vinto più partite fuori casa e ha più valore vincere gare di quel tipo di difficoltà. Poi ci sono stati degli episodi che ci sono girati male, tipo qualche sconfitta senza subire tiri in porta. Vogliamo ripeterci gara dopo gara senza fare nulla di differente rispetto al solito. L'ultima gara in casa abbiamo giocato bene. Lo stadio pieno era il pezzetto che ci mancava. Domani basterà guardarsi attorno e diventerà tutto più facile. La classifica dice che stiamo facendo bene in campionato, il Maradona pieno che stiamo facendo bene nel cuore dei napoletani. I napoletani sanno vedere chi ha un comportamento o meno, quindi è un premio che ci piace prenderci. Un po' come un mantello che ti avvolge e ti può far diventare un supereroe e ci fa grande piacere".

    LA GUERRA - "Il mondo del calcio si è già espresso sulla questione, tutti hanno già detto molte cose. Si può aggiungere dell'altro perché questa guerra va avanti e turba le coscienze come qualsiasi guerra. È un veleno che cola dentro le nostre case e vedere quelle immagini non ci fa vivere serenamente. La rivolta della gente comune è sempre stata la cosa importante per fermare le guerre e ognuno può dare il suo contributo senza chiedersi quanto è importante. La guerra uccide chi la subisce ma soprattutto uccide per sempre chi la fa".

    FIORENTINA - "Vanno dati i meriti alla società per quanto costruito. Dobbiamo ricordare che abbiamo subito 5 gol in casa dalla Fiorentina. Italiano l'ho portato come esempio alla mia squadra, la sua grinta sul 5-2 in 10 contro 9 ai supplementari chiedendo ai calciatori di pressare è il modo corretto per diventare una grande squadra. La Fiorentina vuole proporre un calcio moderno, vogliono venirti addosso facendo la partita, con un calcio veloce di pressioni alte e avvolgimento di gioco sulle catene esterne. Sarà una partita difficilissima però sappiamo quello che dobbiamo fare. Vogliamo provare a vincerla però l'ultima volta in casa ne abbiamo presi 5, per cui la difficoltà c'è tutta".

    ASPETTO PRINCIPALE - "La resilienza fa la differenza, essere disponibili a ripartire, mettersi in gioco e farsi i calli nei piedi giorno dopo giorno senza cercare il titolo facile che è molto più comodo. Dobbiamo assolutamente cercare di vincere queste sette partite, l'atteggiamento deve essere quello di portare a casa la partita mantenendo equilibri, attenzioni in base anche agli avversari e le loro qualità. Abbiamo chiaro il nostro cammino da qua alla fine. Poi è chiaro che ci sono altre squadre e il risultato della prossima partita dipenderà da quella precedente ma sono convinto che i ragazzi daranno tutto in queste sette partite. Possiamo vincere lo scudetto ma dobbiamo vivere il periodo serenamente. Al di là di come andrà è stata una storia bellissima. Nessuna persona, in caso di non vittoria, potrà dire che è stato un fallimento. Già raggiungere la Champions è un traguardo. I nostri calciatori sanno ciò che vogliono e lo faranno vedere domani. Poi vedremo strada facendo. Oggi in allenamento era chiaro il messaggio che loro hanno mandato di come andava sviluppato l'allenamento e quella che doveva essere l'intenzione. È stato fatto tutto bene e sono convinto che sarà una grande partita".

    RRAHMANI - "Rrahmani è disponibile, è una precauzione che ci siamo presi. Tuttora è convocabile, i dottori sono in continuo contatto. L'abbiamo mandato a casa senza problemi".

    PERCENTUALI SCUDETTO - Abbiamo meno del 33% di possibilità. Se lo meriterebbe il sentimento dei tifosi del Napoli, senza ombra di dubbio. Per come vivono quotidianamente questo sport. Dobbiamo dimostrare serenità e solidità, non soltanto battendo i nemici, ma anche i pronostici degli amici perché ora in tanti ci danni vincenti. Come me se lo merita Pioli, Inzaghi, Allegri per quanto fatto in campionato".

    OSIMHEN - "Osimhen sta bene. Ad inizio settimana c'è stato un avvertimento durante la partitina e abbiamo preferito staccare in via precauzionale. Ha fatto gli ultimi allenamenti andando forte. Averlo a disposizione è importante, non averlo ci ha aiutati a capire la qualità dei calciatori con cui abbiamo a che fare. Ci ha confermato quanto è forte Mertens, quanto lo è Petagna quando è giocato. Quanto è forte Zanoli che ha fatto il Di Lorenzo. Elmas e Lozano subentrano e mettono il risultato al sicuro, dentro quell'azione c'è forza, velocità. Osimhen è importantissimo, lasciatelo dentro la squadra. È forte".

    LOBOTKA - "Il play forte delle squadre è quello che dà soluzioni, sbocchi per il gioco della squadra. Anche qui diventa facile ricordare in quei momenti dove lui è stato infortunato. Al suo posto ha giocato Demme, il migliore in campo contro la Juventus. Poi l'ho dovuto togliere dando forza a Lobotka scegliendo lui. A Demme non ho dato la possibilità ma quando domani entrerà farà la differenza. La qualità del gruppo forte e la possibilità di diventare un gruppo forte è in questi valori, ovvero Demme che è di fianco a Lobo".

    SOGNO - "Il mio sogno è facile da esprimere, ma non si dice. Come quello degli altri nello spogliatoio, diventa facile".

    MERTENS - "È colpa mia se non ha giocato, meriterebbe di giocarle tutte per quella che è la sua qualità, il suo modo di allenarsi. Poi sono convinto abbia dato un contributo importante se siamo a questo punto del campionato e sono ancora più convinto abbia da dare il meglio da qui alla fine. Con quelli come lui è facile non rimanere delusi. La sua intenzione e il sentimento verso questi colori, questo club e questa città sono chiari. Mi dispiace ma nel dispiacere sono anche contento di avere a che fare con persone del genere".

    DUBBI DI FORMAZIONE - "Dubbi ne ho sempre, proprio per il fatto che i calciatori si allenano bene. Quando li ho a disposizione i dubbi verrebbero a chiunque. Alcune volte non ne ho avuti perché i calciatori non erano a disposizione. Però poi ora c'è anche questo, i giocatori saranno tutti orientati a dare il massimo. Voglio vedere lo stadio partecipare alle partite, possibilmente festeggiare un gol. L'atteggiamento sarà quello lì di chi entrerà in campo, ma anche di chi sarà in panchina. Il momento in cui ci ho creduto di più? Ora".

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