Era lo scorso 10 luglio quando Luciano Spalletti, appena insediatosi sulla panchina dell'Inter, si faceva immediatamente riconoscere dai suoi nuovi tifosi per quel carisma e quella personalità che hanno contraddistinto anche la sua precedente parentesi alla guida della Roma. Se ne sono accorti anche quei sostenitori che, reduci da una serie di annate molto deludenti, avevano individuato in alcuni calciatori i capri espiatori, i bersagli facili per colpire il resto della squadra. E' successo per esempio ad Andrea Ranocchia, difeso a spada tratta allora e che domani contro il Chievo è pronto a tornare titolare in campionato a distanza di un anno dall'ultima volta, quando a Napoli naufragò l'Inter di Pioli e con essa un giocatore che qualche settimana dopo avrebbe cambiato aria, trasferendosi all'Hull City in prestito per ritrovarsi. Dopo Santon, Spalletti medita un altro rilancio per riscoprire all'interno della rosa quelle seconde linee che possono risultare determinanti per proseguire la corsa scudetto.