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    Spalletti la prepara male, il Napoli la gioca peggio: che delusione, e ora c'è il Milan. Empoli sorpresa del campionato

    Spalletti la prepara male, il Napoli la gioca peggio: che delusione, e ora c'è il Milan. Empoli sorpresa del campionato

    • Francesco Marolda
      Francesco Marolda
    Aspettando l’Inter, doveva essere il giorno del riaggancio al Milan, per il Napoli. Invece è il giorno della sconfitta e della delusione. S’arrende all’Empoli (0-1) sul prato di casa, infatti, la squadra di Spalletti e in classifica si ritrova al quarto posto, superata pure dall’Atalanta. E conta veramente niente che la sconfitta sia davvero immeritata. Conta niente anche perché il Napoli questa mazzata molto se l’è cercata con una partita preparata male e giocata ancora peggio. Soprattutto in quanto a scelte e disegno tattico, probabilmente inadeguato all’avversario. Napoli confuso prima e dopo, insomma. Anche se il racconto del match dice che ha tirato  quasi trenta volte in porta, che ha centrato due pali e che ha trovato Vicario sempre sveglio e decisivo. Di contro sorride ed è felice l’Empoli, che s’arrampica sino al settimo posto e seppure grazie ad un gol per caso, ribadisce le sue belle qualità e si conferma vera sorpresa di questo campionato. Perché l’Empoli la partita se la gioca sempre. Perché non butta via il pallone, perché s’illumina spesso anche della beata e spavalda qualità dei suoi protagonisti. Anche quelli più giovani.

    No, non rinunciano a niente delle loro filosofie, il Napoli e l’Empoli. Non vogliono. Probabilmente manco lo sanno fare. Rispetto al match di coppa, Spalletti rispolvera Ospina e Mertens, ma soprattutto ripropone Ounas, titolare per la prima volta in campionato, ed Elmas largo a sinistra nel doppio ruolo di attaccante di riporto e centrocampista di rinforzo, mentre Insigne ed Anguissa, recuperati, vanno in panchina. Ma i guai cominciano subito. Ounas, è evidente, alle spalle di Mertens va immediatamente in sofferenza. Troppi avversari addosso per uno come lui che ha bisogno d’un minimo di spazio per farsi rispettare. E temere pure. Involontariamente è un grosso favore che Spalletti fa al suo amico Andreazzoli Ounas in quella posizione. Perché Andreazzoli la partita l’ha preparata proprio in questo modo: togliere spazio e quindi iniziative al Napoli.  Di qui un pressing alto ed asfissiante. Magari rischioso in caso di ripartenza rapida, ma che paga bene. Il Napoli palleggiatore, infatti, non riesce a palleggiare. E l’uscita dal basso diventa un’avventura. E poi non butta via un pallone, l’Empoli. E’ organizzato. Cosa che non è il Napoli, dopo il volenteroso e dispendioso match col Leicester.

    E non è tutto. Giusto per non farsi mancare nulla, infatti, dopo una ventina di minuti il Napoli dei cerotti e delle bende perde anche Zielinski: tosse, mal di gola, una gran fatica a respirare. Fuori il trequartista, dunque, e dentro Insigne, spettatore nelle ultime due gare. Ci si aspetterebbe un cambio di disegno. Un quattro-tre-tre, insomma, al posto dei due mediani, ma non è così. E Andreazzoli ringrazia per la seconda volta quando Elmas va a far coppia con Demme in mezzo al campo. Cosicché la partita scivola via senza emozioni vere. Tirini e tiracci dall’una e dall’altra parte. La gobba alta della traversa a negare il gol ad Elmas (23’) e un destro di Lozano che esalta Vicario (42’) gli acuti a bassa voce del Napoli. Per l’Empoli, invece, un anticipo di Ospina su Cutrone (37’) e una parata a terra su tiro di Bajrami da lontano. Davvero poca roba in un primo tempo che potrebbe apparire anche combattuto, senza un attimo di sosta, ma che, invece, a malapena nasconde il brutto bilancio d’un tardo pomeriggio in cui né il Napoli né l’Empoli riescono a trovare il finale giusto a giocate troppo faticose per essere anche belle. E pericolose, soprattutto.

    Così non se ne esce, pensano, probabilmente, i due allenatori. Anzi tre, visto che Spalletti il match se lo guarda dall’alto perché è squalificato e in panchina c’è Domenichini. Vero, dopo il riposo il gioco sembra un poco più vivace: ci provano Di Lorenzo (para Vicario), Cutrone (Ospina è bravo), Ounas (appena fuori) e poi anche Juan Jesus che fa pure gol sulla punizione di Mario Rui, ma la sua posizione non è regolare. Il gol non vale, insomma.

    Poi, al 63° minuto è rivoluzione: il Napoli ne cambia tre e l’Empoli pure. Fuori Mertens, Lozano e Demme e dentro Petagna, Politano e pure Anguissa che torna dopo una lunga sosta per acciacchi muscolari. Dall’altra parte, Haas per Henderson, Ricci per Stulac, Di Francesco per Bajrami e, poco dopo, anche Bandinelli per Zukowski. Il che vuol dire: Napoli in formato superoffensivo, spregiudicato, disperato anche ed Empoli che cambia, sì, ma senza perdere i principi che ispirano le sue geometrie.

    Napoli che in nome di un successo che non può mancare si prende molti rischi ed Empoli che inevitabilmente arretra, si chiude, si difende e aspetta la ripartenza giusta per far male. Cosa che succede quando (70’) Cutrone trova il gol senza cercarlo: angolo, Cutrone sfiora di testa, Anguissa respinge, ma contro la nuca di Cutrone e pallone che s’infila in porta, tra le mani di Ospina in questa occasione non proprio senza macchia. Incredibile ma vero: Empoli in vantaggio e Napoli che scivola sul prato ed in classifica. Napoli che non è neppure fortunato quando due minuti centra con Petagna il tredicesimo palo in questa stagione. Napoli al quale non servono a nulla tre o quattro mischie feroci davanti a Vicario che se la cava sempre. Napoli che tra sette giorni va a Milano contro il Milan


    :(actionzone)


    IL TABELLINO

    Napoli-Empoli 0-1


    Marcatori: 25' s.t. Cutrone (E).

    Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui, Demme (18' s.t. Anguissa), Zielinski (22' p.t. Insigne); Lozano (18' s.t. Politano), Ounas, Elmas (42' s.t. Malcuit); Mertens (18' s.t. Petagna). All. Domenichini.

    Empoli (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto (37' s.t. Viti), Parisi; Henderson (19' s.t. Haas), Stulac (19' s.t. Ricci), Zurkowski (33' s.t. Bandinelli); Bajrami (19' s.t. Di Francesco); Cutrone, Pinamonti. All. Andreazzoli.

    Arbitro: Marinelli di Tivoli

    Ammoniti: 15' s.t. Zurkowski (E).

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