Luciano Spalletti ha detto sì alla Nazionale e la Figc, come annunciato pochi minuti fa con un comunicato ufficiale. Come vi avevamo già anticipato mercoledì, oggi il presidente della Figc Gabriele Gravina e Spalletti si sono incontrati, per completare e definire la trattativa. Nonostante la possibilità di un contenzioso legale col Napoli in merito alla legittimità della clausola di non concorrenza sottoscritta dal tecnico di Certaldo col suo ex club al momento dell'addio - che per De Laurentiis mantiene la sua valenza nonostante l'approdo sulla panchina della Nazionale, contrariamente al parere dei legali della Figc - Gravina ha deciso di andare fino in fondo per risolvere la pericolose empasse creata dalle improvvise dimissioni di Roberto Mancini. In considerazione anche del fatto che entro domenica sono attese le pre-convocazioni per i primi impegni ufficiali di settembre, contro Macedonia del Nord e Ucraina, decisivi ai fini della qualificazione al prossimo Europeo. 
IL CONTRATTO - L'accordo accompagnerà il tecnico fino all'Europeo 2024, e poi fino al Mondiale 2026, a partire dal 1° settembre. Il presidente federale ha parlato con il futuro c.t. anche del suo ruolo di supervisore delle tre nazionali principali, dalla maggiore all'Under 20, passando per l'Under 21: lo "status" che era stato deciso per Mancini e che Spalletti manterrà. 

LO STAFF - Con Spalletti lavoreranno il suo vice "storico", Marco Domenichini, il preparatore atletico Francesco Sinatti, e un assistente tecnico fra Daniele Baldini e Alessandro Pane, o forse entrambi. Confermate le scelte federali, ovvero Andrea Barzagli — che si occuperà della fase difensiva — e il tattico Antonio Gagliardi. Confermatissimo Gigi Buffon, che sarà il capodelegazione. Da valutare le posizioni del team manager, Lele Oriali, e di Alberto Bollini, nella gestione Mancini designato vice allenatore.