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    Spalletti ha deciso: è Dzeko il suo centravanti

    Spalletti ha deciso: è Dzeko il suo centravanti

    Lo scetticismo c'è ancora. Lo si respira a ogni aggancio sbagliato, a ogni taglio sul secondo palo quando il pallone viene crossato sul primo. Ma chi guarda nel minimo dettaglio le partite della Roma, non può non accorgersi che quello di questo inizio di stagione è un altro Edin Dzeko. Le cifre, almeno per ora, non lo premiano: a secco contro il Porto e nei 45 minuti di Cagliari, a segno nel secondo tempo della sfida contro l'Udinese. Eppure, gol a parte, non c'è dubbio che si tratti di un calciatore rinato. Luciano Spalletti era stato il primo ad accantonarlo nel finale rovente della scorsa stagione, quando la Roma con Perotti centravanti sembrava dare più garanzie. Ora, però, la musica è cambiata.

    UNA FIDUCIA CRESCENTE - La panchina di Cagliari, almeno in avvio, non è stata una bocciatura, bensì una scelta legata alle sacrosante ragioni del turnover, dopo che il bosniaco aveva preso parte dall'inizio alle prime tre gare ufficiali della stagione. Chiamato in causa nella ripresa, il centravanti ha messo la testa al servizio di Kevin Strootman, con un assist illuminato per il momentaneo 0-2 giallorosso. Sembrava potesse essere il gol partita ma i soliti fantasmi hanno attanagliato la Roma, che si è fatta rimontare nel turbolento finale dei sardi. Anche con la "sua" Bosnia, Dzeko ha brillato, ben oltre il gol su rigore (procurato e segnato) e la traversa centrata. Sintomo di una crescita costante. Spalletti ora non ha più esitazioni, Edin è il centravanti titolare di una Roma - come aveva detto già ai tempi di Pinzolo - che si appresta a un vero e proprio tour de force. Ma lo scetticismo è sempre dietro l'angolo, per spazzarlo via servono i gol. Magari già a partire dalla gara con la Sampdoria.

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