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    Spalletti e Conte si giocano l'Inter: volano le prime bordate

    Spalletti e Conte si giocano l'Inter: volano le prime bordate

    • Pasquale Guarro
    A sinistra Luciano Spalletti e a destra Antonio Conte. In mezzo c’è l’Inter. Un po’ come quando si gioca a rubabandiera, con Marotta che tende furbescamente il frusto verso il salentino nel tentativo di agevolarlo, e il toscano pronto a scattare qualche centesimo di secondo prima del fischio per ristabilire un’imparziale parità. Sette partite al termine del campionato, ma la pressione inizia a salire, con i nerazzurri in piena lotta per un piazzamento in Champions, che stando a quanto dice Spalletti, ancora molto potrebbe determinare, soprattutto in merito al suo futuro.

    IL FORZIERE - “C’è chi si propone e c’è chi tratta”, ha spiegato il tecnico toscano in conferenza stampa, con chiaro riferimento all’ex ct, che in questo periodo si fa vedere spesso e volentieri a Milano. Apparizioni che Spalletti ha sempre trovato sgradevoli, nei tempi e nei modi. Ieri è arrivato anche il post su instagram, un altro messaggio lanciato dall’allenatore nerazzurro, che allontana il futuro. Perché da una parte ci sono le richieste di Conte e dall’altra c’è quel forziere da riempire per arrivare in Champions. Un baule che in questo momento possono riempire solo Spalletti e i suoi uomini.

    LE DICHIARAZIONI SUL FUTURO - “Se ho già iniziato a pianificare il futuro con la società? Ci siamo già incontrati e abbiamo deciso che non dobbiamo assolutamente avere rimorsi per quello che sarà il finale del campionato. Tutto verrà di conseguenza dei prossimi risultati. Ci siamo incontrati come pensiero, dobbiamo fare tutto per riempire il baule, il forziere della Champions, quello è l’obiettivo che interessa a tutti e siamo in sintonia su quello che deve essere fatto da qui alla fine. Il resto viene un po’ di conseguenza, ma prima viene questa cosa qui. Per non avere rimorsi bisogna fare bene le cose, non dobbiamo adagiarci sulle cose, cioè che trascuriamo oggi non può essere recuperato domani e su questi concetti siamo d’accordo. Dobbiamo portare a casa gli obiettivi, dentro la qualificazione ci sono diversi obiettivi e diverse risposte”.

    MAROTTA AVANZA - Il senso delle parole pronunciate da Spalletti è chiaro: mi date per morto ma sono ancora vivo e sarà la Champions a determinare tutto. Perché raggiungere per il secondo anno consecutivo l’obiettivo non è roba da poco e non lo è neanche per Suning, che ha lasciato carta bianca a Marotta ma che pochi mesi fa ha voluto riconoscere a Spalletti tutti i suoi meriti prolungandogli il contratto (5,2 milioni netti a stagione) fino al 2021. Una storia estranea al nuovo amministratore delegato, che all’epoca dei fatti operava distante da Appiano Gentile e che adesso sta provando in tutti i modi a convincere Conte ad accettare la panchina nerazurra.

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