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  • Spalletti dà la fascia a Immobile più per tradizione che per meriti, ha cazzimma ma non carisma: dimostri di valerla

    Spalletti dà la fascia a Immobile più per tradizione che per meriti, ha cazzimma ma non carisma: dimostri di valerla

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Se dopodomani sera giocherà, Ciro Immobile sarà il nuovo capitano dell’Italia di Luciano Spalletti, mentre il suo vice diventerà Gianluigi Donnarumma (centravanti e portiere sono staccati di due sole presenze). La questione capitano nel calcio moderno ha mantenuto e, forse, persino aumentato, il valore che rivestiva nel calcio antico. Ragione per cui non sempre il numero di presenze, che designa il destinatario della fascia, va di pari passo con l’autorevolezza, la credibilità, l’empatia e anche la leadership tipiche di un capitano.

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    E’ così vero questo ragionamento che Spalletti, in un primo tempo, aveva pensato di fare capitano Di Lorenzo, lo stesso che aveva nel Napoli e, con il quale, ha vinto uno scudetto. Poi, ragioni di opportunità o forse in forza della tradizione, è tornato a preferire l’azzurro con maggior numero di maglie.

    Nella scelta di Immobile (capitano, e non da oggi, anche nella Lazio), i problemi, almeno a mio parere, sono due. Il primo: non è certo che giochi titolare (il c.t. potrebbe preferirgli Raspadori). Il  secondo: Immobile non avrebbe, almeno secondo qualcuno, le caratteristiche di cui ho parlato poco sopra. Insomma è probabile che coltivi la cazzimma, ma non il carisma e che, forse, anche qualche compagno non gli riconosca il riferimento che dovrebbe rappresentare nella squadra. Sinceramente credo che, in Macedonia, Immobile giocherà e avrà la fascia. Poi, toccherà a lui dimostrare che la merita. Non solo segnando gol importanti e decisivi, ma lavorando per i compagni in tutti i sensi: agonistico, psicologico, morale, comportamentale. Intanto in bocca al lupo a lui e a tutti gli azzurri.    
     

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