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Napoli, Spalletti: 'Bergamo come Anfield. Gasperini terribile, farà l'auto-scontro' VIDEO
ATALANTA-NAPOLI - "I rischi nella partita di domani sono tanti perché l'avversario si chiama Atalanta. Buoni calciatori che determinano un grande collettivo. Per cui ci vorrà la consapevolezza di essere una squadra forte, anche se da Anfield usciamo con la certezza di essere qualcosa. Ci vorranno qualità e forza fisica perché l'Atalanta è creata in maniera corretta e poi c'è Gasperini che è un veterano, di quelli anche lui terribili".
SORTEGGIO CHAMPIONS - "Preferenze? È un giochino sbagliato perché devi sempre passare dalla convinzione di avere delle qualità da mettere nella partita e devi pensare che dipende dalla forza che proponi, che hai. L'abbiamo già detto diverse volte: non vogliamo giocare partite più facili ma partite difficili e avere la forza per affrontarle".
SOSTA MONDIALI - "Non vedo vantaggi e svantaggi per la sosta. Qualcuno ha qualche calciatore in più però poi lì la valutazione si fa considerando alcuni che andranno a giocare e resteranno su livelli importanti. Le valutazioni saranno individuali. Dal nostro punto di vista non temiamo quel periodo lì perché abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno, in base a quelle che sono le situazioni che andiamo a vivere, gestirsi e metterci qualità professionale. per essere professionisti al 100% bisogna avere anche un comportamento corretto fuori dal campo. Abbiamo molti calciatori che sono anche allenatori di sé stessi".
RISPETTO DEL NAPOLI - "Il rispetto bisogna prenderselo quando si va ad affrontare partite del livello di Anfield perché difficilmente te lo concedono. Io avevo un po' di timore di quella gara perché c'ero già stato ed è una di quelle squadre che si guardano di continuo perché danno l'idea di dove sta andando il calcio. Sono stati bravi i calciatori a pretendere questo rispetto, anche se negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa. Ma era per la tranquillità del risultato guadagnato. Quello di Bergamo è un altro test che somiglia molto a quello di Liverpool, sarebbe la conferma di aver fatto dei passi avanti importanti. Lì c'è stadio, struttura, gioco. Tutte le componenti da affrontare. Sono abbastanza tranquillo perché ho visto la mia squadra allenarsi molto bene e non abbiamo nessun calciatore travestito da non nostro calciatore, li abbiamo tutti corretti per vestire questa maglia qui e corretti per giocare nel Napoli. Per cui sto tranquillo".
TIPO DI PARTITA - "Non c'è una cosa sola da fare, il campo da gioco è talmente grande che le soluzioni sono molteplici. Bisognerà saper affrontare i minuti della partita in maniera corretta perché ci sarà da fare tutto, saper interpretare i cambiamenti che ci saranno nella stessa partita e noi abbiamo visto che la squadra sa giocare a viso aperto, comportarsi nelle varie situazioni che si incontreranno".
I DIFENSORI - "La difesa è una componente fondamentale per creare una squadra forte perché poi ti dà quel sostegno, quella sostanza che ti permette di lavorare sulla qualità e fare un calcio offensivo. Anche quando vengono lasciati soli hanno fatto vedere di sapersela cavare. Chiaro che si richiede anche agli attaccanti di fare questi rientri che danno un sostegno importantissimo. Poi però se ti trovi in campo aperto contro l'avversario devi trovare da solo le soluzioni. Kim dà continuamente prova di forza, di velocità, di qualità di impostazione di gioco, perché ultimamente l'ho visto molto cresciuto quando lo vanno ad attaccare con forza. Ma lui sposta palla con naturalezza e velocità trovando la soluzione. Siamo convinti di avere un reparto che possa continuare a far vedere le belle cose mostrate fin qui".
L'ATALANTA - "Il calcio è sempre in evoluzione e la dice lunga sulle qualità di Gasperini. Io trovo la stessa Atalanta dal punto di vista della caparbietà, della ricerca. Una squadra pronta a fare l'autoscontro perché hanno centimetri, hanno corsa, qualità e sotto un certo punto di vista per noi è anche meglio. Dobbiamo essere di quel livello lì se vogliamo avere ambizioni importanti".
I CENTROCAMPISTI - "Abbiamo diversi centrocampisti che potrebbero giocare nel ruolo di Lobotka, Demme probabilmente è quello più adatto. L'ho usato poco, specie a causa dell'infortunio che ha subito. Un po' lo penalizza la forza fisica perché poi si dice che ci vuole anche quello lì. Ma per qualità nello stretto con le sue continue serpentine è quello più adatto per frequenza di palleggio, per bravura nel trovare situazioni nello stretto ed uscire dalla zona trafficata. Però poi ad esempio c'è un giocatore come Ndombele a cui mancava il ritmo e già nell'ultima partita ha mostrato cose nuove e in queste cose nuove ci vedo anche le caratteristiche per giocare davanti la difesa. Gaetano ha sempre giocato più in avanti però secondo me se facesse esperienza diventerebbe un grande come play. È evidente la sua qualità nell'andare a far gol, ma ha una qualità di palleggio importante, anche struttura e frequenza di passo".
SCONFITTA DI LIVERPOOL - "La cosa più importante che ho visto a fine partita è che la squadra aveva l'amaro in bocca per la sconfitta. Nessuno aveva voglia di festeggiare il traguardo raggiunto, ciò significa che sentono di poter arrivare a valere quanto gli avversari che avevano di fronte. La loro amarezza è un valore importante".
PRIME E SECONDE SCELTE - "Giocando tanto è chiaro che si corre il rischio di essere in qualche partita sotto livello esibito per tantissime partite. Però è chiaro che mentre in alcuni casi hai la certezza che andando a cambiare qualcosa mantieni una risposta per il ruolo che occupi, in altri casi vale la pena che sia visibile il momento che devi cambiare e cambi sapendo che uguale sarà la risposta o che probabilmente sarà uguale la risposta però meglio non azzardarla prima. Noi abbiamo una rosa completa, forte e mi dispiace per qualcuno come Demme, Zanoli (quelli cambiati meno). La squadra va bene, quel giocatore lì è sempre al top e fino a che non c'è occorrenza è meglio lasciarlo così, secondo me in alcuni ruoli è meglio non toccare".
BENITEZ - "Benitez è una bella persona, solare, schietta. Ha conoscenze da vendere, per cui è sempre un piacere parlare con lui. Dentro Castel Volturno quando si parla di lui tutti hanno un ricordo splendido e quindi significa che sa comportarsi anche con le persone che lo circondano, che fanno un lavoro più comune a quello tanto pubblicizzato e visto in tv. Questo è sintomo di persona dai grandi valori".
CRESCITA DEI SINGOLI - "Andare a pensare chi mi ha dato più o meno è una valutazione che non faccio. Per raccogliere il massimo bisogna farli giocare. L'importante è far funzionare il collettivo, perché è la mentalità rivolta al gruppo che dà la forza al gioco".
REAZIONE DOPO LA PRIMA SCONFITTA - "Dobbiamo analizzare in maniera corretta e seria quanto accaduto. Ho imparato a isolarmi dalle vittorie e non dalle sconfitte fino ad oggi, ancora ce l'ho un po' addosso e i calciatori potrebbero avere più reazione nella prossima partita".
L'ENTUSIASMO DEI TIFOSI - "A noi quest'entusiasmo serve tanto, si gestisce da solo. Volevamo la presenza visiva, a parte i munacielli che ci seguono sempre in trasferta. Anche nell'ultima partita di Anfield ogni tifoso aveva 'nu munaciello vicino per tifare Napoli. Vederli è importantissimo per noi. È il vantaggio che si ha ad essere allenatore e calciatori del Napoli. Qui si possono fare delle cose che vanno oltre il talento, si vanno a fare delle giocate che una passione, un affetto così smisurato ti determina nelle scelte che fai nelle partite. Calciatori importanti come Osimhen e Kvara sanno benissimo che avendo più qualità possono dare ancora più felicità a queste persone qui. Sono sicuro che troveranno delle soluzioni per andare sempre più in là".