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Spalletti come Inzaghi: quando le seconde scelte sono vincenti
SPALLETTI PER TORNARE GRANDE - In estate, le prime scelte della proprietà e dei tifosi per la panchina dell'Inter erano due: Diego Simeone, ex centrocampista nerazzurro alla guida dell'Atletico Madrid - terzo in Liga e semifinalista in Champions - e Antonio Conte, vincitore della Premier League al primo anno sulla panchina del Chelsea. L'ingente ingaggio proposto da Suning non era stato però sufficiente a distogliere i due tecnici dalla volontà di partecipare alla Champions League, dove sono, ad oggi, sorprendentemente a rischio eliminazione, oltre che lontani dal primo posto nei rispettivicampionati. Al contrario, Spalletti è riuscito nell'impresa di vincere l'iniziale scetticismo dell'ambiente nerazzurro, portando l'Inter al secondo posto in campionato – a soli due punti dalla capolista Napoli – grazie ad una striscia positiva fatta di nove vittorie e due pareggi.
LA RIVINCITA DI INZAGHI - Dopo l'ottavo posto nella stagione 2015/16, la scelta di Lotito per la panchina della Lazio era ricaduta su Marcelo Bielsa, conosciuto nel mondo come maestro di tattica, oltre che per il suo calcio iperoffensivo. El Loco, nonostante un contratto firmato con la squadra biancoceleste, avrebbe però rassegnato le sue dimissioni pochi giorni dopo, accusando Lotito e il ds Tare di non voler rispettare le promesse fatte sul mercato e costringendo il presidente a richiamare Simone Inzaghi. Mentre oggi Bielsa occupa il penultimo posto in Ligue 1 con il Lille, la Lazio è ormai a tutti gli effetti una grande del calcio italiano; il merito va attribuito, in gran parte, proprio al tecnico dei biancocelesti, oggi a soli tre punti dalla vetta in campionato e in piena lotta per un piazzamento in zona Champions League. Non a caso, Inzaghi è uno degli allenatori monitorati dalla Juventus per continuare il ciclo vincente cominciato da Conte e proseguito con Allegri, nonostante quest'ultimo fosse arrivato a Torino tra lo scetticismo dei tifosi.