Spalletti: 'Champions? Basta pensarci! Il mio futuro dipende solo dai risultati'
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Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida che vedrà la Roma affrontare l'Astra Giurgiu. Dopo la sconfitta contro il Torino in campionato l'allenatore giallorosso si aspetta una reazione: "L'Astra l'abbiamo vista e ne abbiamo parlato coi collaboratori. C'è da dire che hanno vinto le ultime due partite, si va sempre dietro l'entusiasmo del momento, è una squadra in salute mentale e fisica. Ha questo centravanti, Alibec, che è un giocatore interessante, Ha colpi, è forte fisicamente, porta dentro palla per andare al tiro. La Roma è più forte ma va messo sul campo".
SUL KO COL TORINO - "La squadra è dispiaciuta per la prestazione. Quando faccio riferimento che qui a Roma è tutto doppio, quando perdi queste partite te le senti. Ora serve recupero, perché serve recupero. In questo giorno qui, in queste 36-48 ore prima di arrivare alla partita bisogna alleggerire il carico, e i ragazzi sono consapevoli".
IL FLOP CHAMPIONS PESA ANCORA - "È chiaro che l'uscita dalla Champions è una di quelle cose dure da buttare giù, ma io vorrei rivolgermi al futuro, perché è lì che passerò il resto della mia vita. La mia possibilità di rimanere a vivere a Roma passa da lì, dai prossimi risultati. Qualsiasi brutto risultato dipenderà dalle mie scelte. Non da loro, da me. Qualcuno ha anche un'età un po' diversa, è meno maturo".
INVIDIA ROMA - "Quando uno gioca nella Roma e per un motivo o per l'altro finisce in un club, probabilmente, di forza inferiore, ha sempre una reazione, giustificando le scelte come se non dipendano da lui ma da qualcun altro. Nel mio lavoro non ho bisogno di tantissimi collaboratori o di un numero di persone che interviene sul mio ruolo, ho bisogno di persone che hanno qualità, con le quali avere un buon rapporto, una buona possibilità di dialogo e arrivare alle risposte. Con questa società ce le ho".
TURNOVER - "Qualcosa si cambierà, anche perché c'è un'altra partita. Però non è che questi giocatori che si fanno giocare siano obbligatoriamente peggiori degli altri e si parla di turnover. Sono figli della Roma anche loro, giocatori della Roma, io domani sera voglio vincere la partita, faccio cambiamenti mirati all'intenzione sana di vincere. Alisson è sicuramente così, Alisson è forte, e lo faccio giocare. Ci saranno altri giocatori tipo Paredes. Le riserve di undici lupi sono altrettanti lupi. Deve essere così".