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'Totti non corre': Spalletti apre il caso
Un attacco frontale o un discorso generico? Lo dirà il tempo. Ma le dichiarazioni di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Real Madrid lasciano inevitabilmente uno strascico sul fronte Francesco Totti. Proprio lui, l'uomo che permise al tecnico di Certaldo di rivoluzionare il gioco della sua prima era romanista, ora rischia di trovarsi ai margini, tra un centravanti "vero" come Dzeko e uno "falso" come Diego Perotti, che ha dimostrato di essere subito padrone dei meccanismi giallorossi. Difficile vedere il capitano in campo contro il Real Madrid, anche a causa delle condizioni fisiche, ma le domande sono destinate al futuro prossimo.
PRIMA CAROTA... - Alla domanda sulle possibilità di vedere Totti in campo, la risposta di Spalletti inizialmente si è rivelata molto precisa. "Ha avuto problemi prima della trasferta di Modena, non ha partecipato perché ha sentito il riacutizzarsi di un vecchio dolore. Si è allenato sempre con il gruppo e se lo farà anche oggi sarà a disposizione e potrà essere utilizzato. Dipende dalla partita e da tutti i fattori che dovranno servirci per vincere la partita". Fin qui, nulla da eccepire: a domanda, Spalletti risponde. La seconda parte della risposta del tecnico ha preso però una piega ben diversa. "Se si giocasse sull'esperienza avremmo la vittoria in tasca, con giocatori come Maicon, De Sanctis, Keita... Bisogna vincere la partita e ci vogliono forza, corsa, disponibilità anche per il compagno".
... POI BASTONE - Un fattore, quello della corsa, che Spalletti ha sottolineato con insistenza. "Tutti quelli che avranno queste qualità sono quelli che mi staranno più a cuore. Non sono tutti uguali, da parte mia ci sarà sempre più disponibilità verso quelli che mi dimostrano tutto questo, quelli che corrono, che si impegnano in allenamento, con un'intenzione giusta per il risultato della Roma sempre, non solamente durante la partita. Non alleno nient'altro che il risultato della Roma". Un'aggiunta spiazzante. Probabilmente riferita a tutti, ma che inserita nella risposta a una domanda legata a Totti, lascia chiaramente più di qualche punto interrogativo.
LE FRASI RILASCIATE AD "AS" - A indirizzare maggiormente le idee di Spalletti arrivano però le dichiarazioni rilasciate dal tecnico in una lunga intervista ad As. "Il mio rapporto con Totti dal mio punto di vista è perfetto. Dal suo punto di vista dovete domandarlo a lui. Sa accendere la luce in fase offensiva per la sua classe ma dipende anche dalle avversarie: può metterti un pallone perfetto, ma se la squadra deve pressare per lui diventa difficile. Molto dipenderà dalla forza delle rivali che affronteremo: in questo momento, la Roma non può basarsi sulla carriera di un elemento, dobbiamo raschiare il fondo del barile per risollevare il livello della squadra e ragionare in maniera diversa. Fino ad allora non ci sarà spazio per i sentimenti. Solo il lavoro, solo la forza, solo la gara". Nei big match, in sostanza, non può esserci spazio per Totti. Il capitano rischia di diventare una risorsa da utilizzare solo con le piccole, magari in partite bloccate. Aspettando tempi migliori. Ma quanto si può aspettare un "ragazzo" di quasi 40 anni?
PRIMA CAROTA... - Alla domanda sulle possibilità di vedere Totti in campo, la risposta di Spalletti inizialmente si è rivelata molto precisa. "Ha avuto problemi prima della trasferta di Modena, non ha partecipato perché ha sentito il riacutizzarsi di un vecchio dolore. Si è allenato sempre con il gruppo e se lo farà anche oggi sarà a disposizione e potrà essere utilizzato. Dipende dalla partita e da tutti i fattori che dovranno servirci per vincere la partita". Fin qui, nulla da eccepire: a domanda, Spalletti risponde. La seconda parte della risposta del tecnico ha preso però una piega ben diversa. "Se si giocasse sull'esperienza avremmo la vittoria in tasca, con giocatori come Maicon, De Sanctis, Keita... Bisogna vincere la partita e ci vogliono forza, corsa, disponibilità anche per il compagno".
... POI BASTONE - Un fattore, quello della corsa, che Spalletti ha sottolineato con insistenza. "Tutti quelli che avranno queste qualità sono quelli che mi staranno più a cuore. Non sono tutti uguali, da parte mia ci sarà sempre più disponibilità verso quelli che mi dimostrano tutto questo, quelli che corrono, che si impegnano in allenamento, con un'intenzione giusta per il risultato della Roma sempre, non solamente durante la partita. Non alleno nient'altro che il risultato della Roma". Un'aggiunta spiazzante. Probabilmente riferita a tutti, ma che inserita nella risposta a una domanda legata a Totti, lascia chiaramente più di qualche punto interrogativo.
LE FRASI RILASCIATE AD "AS" - A indirizzare maggiormente le idee di Spalletti arrivano però le dichiarazioni rilasciate dal tecnico in una lunga intervista ad As. "Il mio rapporto con Totti dal mio punto di vista è perfetto. Dal suo punto di vista dovete domandarlo a lui. Sa accendere la luce in fase offensiva per la sua classe ma dipende anche dalle avversarie: può metterti un pallone perfetto, ma se la squadra deve pressare per lui diventa difficile. Molto dipenderà dalla forza delle rivali che affronteremo: in questo momento, la Roma non può basarsi sulla carriera di un elemento, dobbiamo raschiare il fondo del barile per risollevare il livello della squadra e ragionare in maniera diversa. Fino ad allora non ci sarà spazio per i sentimenti. Solo il lavoro, solo la forza, solo la gara". Nei big match, in sostanza, non può esserci spazio per Totti. Il capitano rischia di diventare una risorsa da utilizzare solo con le piccole, magari in partite bloccate. Aspettando tempi migliori. Ma quanto si può aspettare un "ragazzo" di quasi 40 anni?