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Spal, il ds Vagnati: 'Ci serve un difensore. Su Icardi e Lukaku...'
SULL'INSERIMENTO DELLA JUVE PER LUKAKU - "Non è facile dare giudizi sul mercato degli altri. Ci sono persone come Paratici che è molto bravo e sa cosa fare. Chi ci guadagna? Se Lukaku era nei pensieri dell'Inter, sono i nerazzurri a perdere qualcosa. Il belga ci fa capire un po' a tutti che Ronaldo, per ciò che pensa Sarri, non è un attaccante centrale ma un esterno.
SULLE OFFERTE IRRINUNCIABILI - "Il miglior acquisto è quello che non hai fatto. Ci sono tanti calciatori e le società devono avere una stabilità economica. La forza di un club è quella di essere autosufficiente dal punto di vista finanziario e poter continuare il percorso. Di giocatori ce ne sono tantissimi".
SUGLI INGAGGI - "Il mercato è molto più difficile perché in Italia prendere i calciatori è complicato e i salari stanno salendo in modo esponenziale. COn la nuova legge che ti farà risparmiare l'IRPEF nel 2020 ti fa guardare forzatamente al mercato estero e quello interno diventa ancora più difficile".
ICARDI UN ANNO FERMO? - "E' possibile tutto anche se penso che sia difficile. In questo momento andare in Champions è fondamentale per tutte le squadre di vertice. Se la Roma dà via Dzeko, l'Inter ha più possibilità di andare in Champions quindi non è solo un discorso di 20 milioni o 15".
INTER RAFFORZATA? - "Dobbiamo aspettare la fine del mercato per dirlo. Al di là della stima che nutro in Ausilio, posso dire che l'Inter ha preso Godin, Barella e Sensi. Tre ottimi giocatori. Spostare le risorse in un altro settore di campo rispetto all'attacco non penso che sia utile perché è l'attacco che deve essere sistemato".
LE DIFFICOLTA' NEL CEDERE UN GIOCATORE - "Quando si è corretti e sinceri nelle valutazioni tecniche i calciatori, essendo professionisti, devono cercare di capire le scelte. Poi devono valutare con i propri agenti quali sono le offerte migliori.
SERVE UN ATTACCANTE ALLA SPAL? - "Anche io prenderei 6-7 giocatori ma bisogna fare i conti in primis con i bilanci del club e le basi economiche della società. Con l'allenatore pensiamo di averer una squadra adeguata. La nostra priorità è un difensore, se poi c'è la possibilità ottimizzando qualche uscita, non ci faremo cogliere impreparati".
SUL MERCATO - "Io tengo molto al senso di appartenenza. Mi piace molto i ragazzi del settore giovanile che si allenano accanto a noi. Se un calciatore è un patrimonio e sa di non essere di passaggio dà sempre qualcosa in più. Poi bisogna essere bravi a investire su quei giocatori che poi sono rivendibili. Se lo fa la Juventus, anche noi dobbiamo essere bravi a fare lo stesso".
SULLO SCORSO CAMPIONATO - "Deve essere uno stimolo quanto fatto l'anno scorso ma ce lo dobbiamo scordare perché il calcio è un esame. Dobbiamo avere la fame di una squadra che punta alla salvezza e poi avere la personalità di arrivare ai risultati attraverso un calcio propositivo".