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    Spagna, Morata: "Lacrime dopo la partita? Sento le stesse emozioni di un tifoso sugli spalti"

    Spagna, Morata: "Lacrime dopo la partita? Sento le stesse emozioni di un tifoso sugli spalti"

    Alvaro Morata, uno degli uomini più caldi in ottica calciomercato (è davvero ad un passo dal Milan), si prepara a guidare la sua Spagna da capitano nella finale di Euro 2024 contro l'Inghilterra. Alla vigilia della gara, il numero 19 dell'Atletico Madrid ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale di Euro2024. Ecco le parole: 

    ALZARE LA COPPA - "È utile pensarlo e immaginarlo: visualizzare le cose positive è positivo. Ma dobbiamo ancora giocare una finale contro una grande squadra come l'Inghilterra: sarà dura. Non potete immaginare e non saprei nemmeno descriverlo cosa significherebbe per me sollevare il trofeo da capitano".

    LE EMOZIONI - "Non è per la responsabilità, non credo. È pura emozione. Sono le stesse emozioni di un tifoso sugli spalti. Quando gioco, sono concentrato al 100%. Sto lavorando. Quando mi sostituiscono, divento come uno dei genitori dei giocatori che guardano dalla tribuna. Sono sicuro che i genitori di Mikel Merino hanno pianto l'altro giorno quando ha segnato contro la Germania nei quarti di finale. Così come i genitori di Lamine Yamal quando ha segnato alla Francia in semifinale. Anch'io sono così. È il mio carattere. Non c'è da vergognarsi a piangere per le cose positive e spero di avere ancora molto da piangere domenica!". 

    YAMAL - ​"Come aiuto Yamal? Con affetto, mostrando fiducia in lui. La maggior parte dei giocatori qui è stata insieme per mesi e gli abbiamo detto: 'Vinceremo l'Europeo!'. Gli abbiamo consigliato di pensare a come aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Cerchiamo di proteggerlo nei piccoli dettagli, perché è un calciatore diverso da quasi tutti gli altri. Ma credo che si possa dire lo stesso di Nico Williams, di Dani Olmo: credo che siano tutti speciali. Potrei citare tutta la nostra squadra. E ora siamo a un passo dal fare di nuovo la storia, ma dovremo lottare duramente perché sarà dura".

    TEMPO LIBERO - "Spazio per il divertimento? Onestamente, no. Non ancora. Probabilmente è così che dovrebbe essere. Bisogna prestare la massima attenzione a molte circostanze. Ci sarà tempo per divertirsi ed essere felici. Se andrà bene, festeggeremo. Se domenica non andrà bene, sarà diverso: si soffre per qualche giorno, poi si torna a sentirsi felici per il modo brillante in cui abbiamo affrontato un percorso molto difficile fino alla finale. La vita non è sempre fatta di trofei e coppe. Contano le esperienze che abbiamo condiviso tutti insieme durante la nostra permanenza qui. Sappiamo già che saremo tristi di finire questo periodo insieme, perché è stato fantastico".

     

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