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Southampton, Juric si presenta e promette un calcio "death metal"
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Il tecnico croato torna in panchina dopo la breve e infelice parentesi alla guida della Roma, con una nuova e ambiziosa missione: rilanciare i Saints, ultimi in classifica e a caccia di una scossa dopo l'esonero di Russell Martin.
Qualche giorno fa è arrivata l'ufficialità dell'accordo, oggi Juric ha parlato per la prima volta da allenatore del Southampton: le sue dichiarazioni.
MISSIONE SALVEZZA - "Sarà un compito duro e so che nella storia nessuno è rimasto in Premier con questa situazione, ma come ho detto penso che ci siano tanti bravi giocatori e che possiamo fare molto meglio in alcuni momenti della partita".
OTTIMISMO - "Sono ottimista, molto ottimista. Anche l'altro giorno, ho visto la loro mentalità: è il primo passo per fare bene. Penso che possiamo fare qualcosa di eccezionale. I ragazzi devono essere molto motivati per fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima".
CREDO IN LORO - "Loro non mi conoscono, ma io conosco loro. Ho detto che credo in loro, che hanno qualità, che possono farcela. Devono essere positivi, lavorare duro e tutto è possibile".
CALCIO "DEATH METAL" - "Quando ero giovane mi piaceva molto la musica death metal e penso che il mio stile di gioco sia come la musica metal. Ora mi sono un po' ammorbidito, ma è sempre nella mia testa, buona musica metal. E' uno stile ad alta pressione: lavorare duro, pressare forte, giocare bene, essere intensi, tutto questo. Penso che i giocatori possano farcela. Sono giovani, positivi, vogliono lavorare sodo. Non è facile cambiare stile immediatamente, ma dobbiamo essere furbi, non buttare via quello che hanno fatto in passato, ma dobbiamo provare a mettere altre cose ovviamente".
"STILE ATALANTA" - "Quello che voglio dalla mia squadra è che sia molto competitiva, compatta e con il tempo miglioreremo anche nel possesso palla e in attaco. La prima cosa che voglio è renderci competitivi in ogni partita. Forse la gente non conosce il lavoro che ho fatto a Torino e Verona perché non abbiamo giocato in Europa, ma il mio stil è quello dell'Atalanta".
SOGNO - "E' stato un po' come un sogno, l'opportunità Southampton. Pensavo che la vita fosse corta, voglio provare nuove cose e voglio viaggiare per vedere altri modi di lavorare, mettermi in situazioni difficili. Tutto qua".
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Inutile tirargli addosso del veleno. Probabilmente quella è la sua dimensione e gli auguro di far...