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  • Roma, Soulé rimandato: dall'accoglienza da star all'equivoco del ruolo, ma Juric lo difende

    Roma, Soulé rimandato: dall'accoglienza da star all'equivoco del ruolo, ma Juric lo difende

    • Daniele Aloisi
    La Roma crolla nel gelo di Boras. L’Elfsborg vince 1-0 e compromette il cammino dei giallorossi in Europa. Ora la squadra di Juric ha un punto in due partite. Tra i peggiori in campo c’è sicuramente Matias Soulé che non è riuscito ad incidere. Un’altra gara al di sotto delle sue aspettative. L’accoglienza da star di luglio sembra ormai un lontano ricordo. I Friedkin hanno speso 26,5 milioni di euro più bonus per portarlo nella Capitale e fino ad oggi il suo apporto è stato nullo: zero gol e zero assist. E domenica contro il Monza potrebbero tornare di nuovo in panchina.

    LA SUA PARTITA - Matias Soulé non riesce ancora a brillare. Il campo sintetico non aiuta né lui né i suoi compagni, ma da un giocatore come lui ci si aspetta sempre di più. Nel primo tempo non arriva neanche una scintilla per scaldarsi nel gelo svedese. Juric gli concede un’altra chance dopo quella col Venezia. L’argentino ci prova con due conclusioni ma non centra mai lo specchio della porta. Intorno alla metà della prima frazione di gioco spreca una clamorosa chance in contropiede. Entra in area, ma invece di spostarsi il pallone sul sinistro prova a servire Abdulhamid con un passaggio non preciso. È solo uno dei tanti tocchi sbagliati e non riesce neanche ad essere devastante con i dribbling che fino a qualche mese fa erano il suo punto di forte. Esce dopo 65 minuti. 

    JURIC LO DIFENDE – Ivan Juric continua a difendere Matias Soulé. Lo aveva già fatto dopo il Venezia e lo ha fatto anche dopo la sconfitta contro l’Elfsborg: “Secondo me è un ragazzo che si dà da fare, con qualità. È il secondo anno in Serie A, magari in questo momento non riesce ad esprimere tutto il talento che ha, ma è in continuo contatto con la palla, si fa vedere e non si nasconde. Non soffre la pressione, io sono convinto che crescerà. Ha fatto un anno a Frosinone e ora è a Roma, bisogna essere sereni, tranquilli e calmi. C'è bisogno di farlo crescere fisicamente e nelle posizioni, dove oggi mi è piaciuto di più rispetto alle altre volte. Bisogna lavorare ma sono molto fiducioso con Soulé”.

    LE PAROLE DEL DS - Qualche giorno fa Ghisolfi aveva parlato di lui: “Può giocare nel 4-3-3 ma anche nel 3-4-2-1, dietro la punta. Già alla fine del mercato De Rossi stava cambiando idea sul modulo scegliendo di giocare con la difesa a tre per le qualità e la natura dei giocatori che abbiamo in rosa, ma soprattutto perché analizzando la situazione in difesa avevamo bisogno di una maggiore stabilità”. Non si può negare, però, che il cambio di modulo lo abbia penalizzato. Lui era arrivato per giocare nel 4-3-3 di De Rossi e si è poi ritrovato nel 3-4-2-1 di Juric con l'allenatore croato che lo vede solamente come un'ala. 
     

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