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    Sosa a CM: 'Napoli, la società ascolti i tifosi'

    Sosa a CM: 'Napoli, la società ascolti i tifosi'

    • Giovanni Scotto
    A Napoli c'è fermento dopo l'eliminazione dalla Champions. Grande delusione e tutti sotto accusa. Da De Laurentiis a Benitez, con un mercato che non convince. E' in questi momenti che ci vorrebbe il polso forte di un uomo d'esperienza, che possa fare da punto di riferimento per i giocatori. Una figura, magari, come quella di Roberto Carlos Sosa, conosciuto come "Pampa", che è stato pioniere e protagonista del primo Napoli di De Laurentiis, fedele per anni e ormai napoletano d'adozione. Oggi allenatore del Sorrento in Serie D. Sosa conosce bene le sensazioni (e le pressioni) di una piazza che si esalta, ma anche deprime, facilmente. A proposito del momento delicato del Napoli Calciomercato.com ha raccolto il suo parere.

    Mille critiche sul Napoli nel dopo-Bilbao. Ma quale, per te, la lacuna che va davvero sottolineata.
    "Purtroppo è un problema di cui parla di anni. Gli errori difensivi sono il vero punto debole di questa squadra. Ho visto gli stessi difetti della passata stagione, quelli che non hanno permesso di arrivare al secondo posto".

    Benitez poteva fare qualcosa?
    "Io sono un suo grande estimatore, mi piace la sua idea di calcio. Non credo che lui debba cambiare modulo, perché con questo modo di fare calcio ha raccolto tanti successi, e può portare la sua mentalità vincente anche a Napoli".

    Secondo te ci sono i giocatori giusti per il suo modulo?
    "Penso che Jorginho sia adatto al gioco di Benitez. Anche Inler ha valore e sa impostare. Paradossalmente Gargano è stato tra i migliori. Lui sa fare anche spogliatoio. Infine, De Guzman è un giocatore di caratura internazionale. Forse manca un ultimo tassello".

    Per molti è stata grave la cessione di Behrami...
    "Si tratta di un ottimo giocatore, ma non adatto al gioco di Benitez. Sa recuperare tantissimi palloni, ma aiuta poco in fase di impostazione. Credo che Benitez cerchi giocatori più polivalenti".

    Higuain davvero potrebbe andare via senza Champions?
    "No. Lui è un campione, lo dimostrerà anche in circostanze difficili. Sicuramente tocca alla società completare la rosa e dare un segnale".

    Come giudichi la pressione della piazza?
    "Penso che il pubblico vada sempre ascoltato. Come un termometro per misurare l'ambiente. I tifosi hanno anche il diritto di contestare. Secondo me le critiche vanno accettate per farne tesoro. Io facevo così. Non è da tutti avere 50-60mila persone allo stadio quasi in ogni partita...".
     

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