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  • Sos arbitri. Chiesa a CM: 'Col Torino, stecca dell'arbitro a favore del Milan'

    Sos arbitri. Chiesa a CM: 'Col Torino, stecca dell'arbitro a favore del Milan'

    • Gianluca Minchiotti

    Consueto appuntamento del lunedì con Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale e attuale opinionista di Telenova. Ai microfoni di Calciomercato.com, Chiesa valuta i principali episodi da moviola della Serie A e fa un'analisi delle tematiche arbitrali e regolamentari più scottanti a livello nazionale e internazionale.

    Partiamo da un episodio accaduto sabato in Serie B e che ha fatto molto clamore. L'attaccante del Livorno Paulinho, dopo aver segnato il gol del definitivo 3-3 contro il Vicenza, si è sollevato (senza togliersela) la maglia, per salutare con la scritta "Ciao Moro", sulla t-shirt sottostante, Piermario Morosini, che giocò in entrambe le squadre. L'arbitro Palazzino, tra lo stupore generale, lo ha ammonito. Mancanza di buon senso o altro?

    "Dal punto di vista formale, a Palazzino non si può addebitare niente. Ma dal punto di vista del buon senso, ha sbagliato. Un conto è ammonire chi fa troppo lo sciocco esultando o salutando la fidanzata e i parenti, un conto è ammonire chi fa una dedica a un amico che non c'è più. Io non avrei ammonito Paulinho, anche a rischio di incorrere in una sanzione per non averlo fatto. Una spiegazione può risiedere nel fatto che gli arbitri di Serie B sono quasi tutti in via di formazione. E quindi cercano di applicare norme e regolamenti alla lettera, non avendo ancora l'esperienza necessaria per interpretarli, quando è il caso e quando si può, come in questa situazione".

    Passiamo alla Serie A e iniziamo con Roma-Fiorentina di sabato sera. Due gli episodi rilevanti: la 'passeggiata' di Olivera su Pjanic e la rete annullata a Marquinhos, per un presunto fuorigioco di Destro?

    "Banti aveva diretto bene, ma la sua prestazione diventa insufficiente a causa della mancata espulsione di Olivera. Il centrocampista viola era da espellere al 100%, era rosso diretto. Ha sbagliato l'arbitro, la responsabilità è sua, ma è un errore anche del quarto uomo e del guardalinee, che erano vicino all'azione. Per quanto riguarda il gol annullato, il fuorigioco non c'era, ma era difficile da vedere. L'errore sulla mancata espulsione è molto più grave".

    Palermo-Juventus: niente di rilevante da segnalare, a parte la simulazione di Bonucci, per la quale il difensore bianconero si è scusato e che gli è costata un'ammonizione. Per il gesto, che ha tentato di trarre in inganno l'arbitro, meriterebbe più di un turno di squalifica?

    "Bonucci è 'svenuto', ed è 'svenuto' male. Ma in questi casi, si dà una pena accessoria a chi porta la fascia di capitano. In questo caso, quindi, considerando che Bonucci era in diffida, credo che basti un turno. Per Olivera della Fiorentina, invece, credo che possa essere applicata la prova tv. Perché lui è stato ammonito per le proteste, mentre non è stato sanzionato per la 'passeggiata' su Pjanic, che gli arbitri non hanno visto".

    In Pescara-Genoa è stato graziato Seymour, quando ha rifilato un calcione a Weiss a palla lontana.

    "Graziato è la parola giusta, era da espulsione".

    Nel match fra Torino e Milan, sono tre gli episodi da moviola: la trattenuta di Yepes su Bianchi, il gol di Pazzini e il mani di Ambrosini.
    "Romeo di solito è un arbitro affidabile. Non ha dei picchi di prestazione, ma raramente fa grandi danni. Ieri è stato uno di questi casi, ha proprio steccato la partita. Andiamo con ordine: Yepes strattona Bianchi ed è rigore, non importa se l'attaccante granata non protesta. Nell'azione del gol di Pazzini, c'è il fallo dell'attaccante rossonero su Masiello. E' vero che quest'ultimo entra morbido, ma il contatto non è spalla contro spalla, è uno spintone di Pazzini, è fallo. Per quanto riguarda il mani di Ambrosini, giudicato involontario, è vero che lui non va per colpire il pallone, ma l'ampiezza del gesto e l'occupazione dello spazio con mani e braccia, che non sono aderenti al corpo, lasciano molti dubbi".

    Infine, chiudiamo con il posticipo Inter-Napoli. Anche qui, sono tre gli episodi principali: l'intervento di Britos e Cannavaro su Cassano, il gol del Napoli e l'intervento di Juan Jesus su Maggio.

    "Rizzoli giudica bene l'intervento di Britos su Cassano: non è rigore. Per quanto riguarda il secondo contatto con Cannavaro, non c'è continuità fra i due interventi dei giocatori del Napoli, e in ogni caso anche questo secondo contatto non è da penalty. Per quanto riguarda il gol di Cavani, l'azione parte con il fuorigioco di Pandev ed era da fermare lì. L'assistente avrebbe dovuto vederlo, perché non era difficile da valutare. Poi, tutto quello che arriva dopo, è automaticamente inficiato da questo errore arbitrale sull'off-side, compreso il gol fantasma di Maggio, prima che Cavani la butti dentro definitivamente. Per concludere, l'intervento di Juan Jesus su Maggio non è assolutamente da rigore".


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