Apoel, Constantine a CM: 'Demetriou, Efrem e Haralambides oro di Cipro'
In Champions la sorpresa viene da Cipro. La società dell'APOEL Nicosia ha sorpreso tutti, dando un'immagine positiva al campionato cipriota, che fino adesso era considerato come un campionato minore perfetto per chiudere la carriera. Calciomercato.com ha intervistato Stephen Constantine, attualmente il migliore allenatore cipriota in carica, che due anni fa aveva ripreso il Nea Salamina, società di B locale, con la quale sono stati promossi in A Katigoria. E che stanno facendo un grande campionato che li ha portato in alta alla classifica in questa prima parte di campionato.
Mister Constantine, tutti in Europa sono stupiti dei risultati in Champions del APOEL Nicosia, campione di Cipro, quali sono le ragioni di questo successo?
Prima di tutto penso che è la combinazione di tutto il lavoro fatto del loro Mister Ivan Jovanovic che sta li da 3 anni, un management all'inglese senza il fatto che i dirigenti della società intervengono nelle sue decisioni. Lui decide chi viene e chi parte e penso che sia chiaro che nel calcio si deve avere solo una persona per prendere le decisioni della squadra. I giocatori che ha preso hanno tutti fatto bene e la fiducia che gli ha dato la stanno ripagando.
I club italiani creano un gioco molto tattico, organizzato sul lavoro difensivo e sono molto famosi in giro al mondo per la loro forza nei contropiedi. Come descriverebbe lo stile del calcio prodotto dai club del campionato cipro?
Dipende sempre dalla filosofia del Mister e sopratutto della qualità dei giocatori che ha, per esempio vorrei porter produrre un calcio offensivo e spettacolare ma non posso perché non ho i giocatori che possono produre questo tipo di gioco.
La sua squadra, il Nea Salamina, sta faccendo un campionato di primo livello in questa prima parte stagionale, siete neopromossi ma già in alto alla classifica! Qual è il segreto?
Abbiamo lavorato duro per avere i giocatori giusti, non solo a livello di qualità perché mi sono concentrato molto sul loro carattere anche. Sono libero di prendere il giocatore che voglio o di far partire uno che non ritengo valido e ancora lo ripeto, quando un allenatore ha questa libertà è molto più facile creare una squadra con un suo stile di gioco e fare bene. Se guardate gran parte della nostra rosa è composta da giocatori che vogliono dimostrare e fare bene, con molta grinta. E' ancora presto presto per parlare di successo ma abbiamo fatto un stupendo avvio di stagione e questo grazie ai dirigenti, allo staff tecnico e certamente ai giocatori.
Lei ha lavorato in giro per il mondo (Constantine è stato ct dell'India, del Nepal in Asia, poi del Soudan e del Malawi in Africa), qual è stata la sua migliore esperienza?
Ho avuto esperienze straordinarie dappertutto, non tutte buone pero! Ma ora credo che il risultato di tutte queste esperienze hanno fatto di me un migliore allenatore.
Come valuterebbe un opportunità di allenare in Italia? Sarebbe interessato se capitasse un'offerta?
Certo il Calcio italiano è uno dei migliori del mondo e per un Mister si punta sempre a lavorare nei massimi livelli!
Secondo la sua esperienza tra i paesi dove ha lavorato, dove c'è il più grande potenziale a livello calcistico?
E' una questione difficile perché ci sono giocatori di qualità dapertutto ormai, in Europa penso che alleniamo troppo i giovani; al contrario in Africa non li alleniamo abbastanza... e se guardate ora i migliori talenti del mondo vengono dall'Africa!
Torniamo a Cipro, quale giocatore della A Katigoria consiglierebbe alle società italiane?
Credo che adesso abbiamo sempre più dei giocatori di qualità, pronti a giocare in Italia, qui arrivano giocatori di tutto il mondo.
Chi sono i giocatori Ciprioti più promettenti o più forti?
Sicuramente Giorgos Efrem dell'Omonia Nicosia (esterno di attaco classe '89 cresciuto all'Arsenal), Jason Demetriou dell'AEK Larnaca (centrocampista centrale '87), poi con più esperienza Constantinos Haralambides dell'APOEL Nicosia (64 presenze con la Nazionale, centrocampista offensivo), per me loro sono veramente i più forti.
Si ringrazia Marc Fourmeaux