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Soriano: 'Prima la Samp, poi l'Europeo; obiettivo 10 gol'
Quasi un campionato dopo, sono cambiate tantissime cose. Il capitano doriano è stato accostato ad altre squadre e, nel frattempo, è entrato stabilmente nel giro della nazionale. Segnando anche parecchi gol con la maglia blucerchiata: "Il ct seguirà con attenzione le ultime partite e io e i miei compagni Ranocchia e De Silvestri, che siamo stati spesso convocati ultimamente, daremo il massimo per convincerlo" ha detto il giocatore a La Gazzetta Sportiva. "Ma tutto passa da quello che fai per il club: concludiamo alla grande la stagione, regaliamo qualche gioia ai tifosi, che lo meritano, e aspettiamo sereni le decisioni di Conte. Prima però viene la Sampdoria, non siamo ancora salvi ma ora abbiamo trovato la strada, con quel pizzico di grinta in più che esalta il nostro gioco".
Dal Milan al Milan, un girone dopo; tante cose sono cambiate: "Quella sconfitta è stata il simbolo del periodo, giocavamo benino, ma non ottenevamo nulla. Due ricordi che di sicuro ci daranno uno spirito di rivalsa speciale, anche perché la Sampdoria di oggi è diversa da quella che loro hanno battuto: ora siamo più sereni".
Un momento in cui la Samp si è sentita sotto pressione, però, c'è stato: "Devo confessare che un momento in cui l’ansia è aumentata c’è stato: prima della sfida con il Frosinone. Avessimo perso le cose si sarebbero messe davvero male. Noi però siamo sempre stati convinti di avere le qualità per venirne fuori eppoi la società e l’allenatore sono stati bravissimi a non farci sentire sotto pressione".
Soriano ha ricordato anche la presunta aggresione subita da un tifoso, e ha voluto specificare quale sarà il suo obiettivo stagionale: "In realtà quello che è successo è stato meno grave di come è stato descritto. Io ho segnato 8 gol, mio record di sempre. Sono soddisfatto, anzi no: mi sono posto l'obiettivo di arrivare a 10. Me ne mancano 2 per riuscirci e mi restano in testa le due belle occasioni mancate con Frosinone e Udinese. Comunque punto a 2 gol nelle ultime 6 partite, magari cominciando dal Milan".
E anche la panchina di Firenze, è stata digerita benissimo da Soriano: "L'ho presa bene. Montella mi aveva già detto che aveva dei dubbi: quando ho capito che avrebbe giocato Nenad (Krsticic, ndr) sono stato felice -conclude il numero 21-. Lo meritava e io ho tifato volentieri per lui".