SOLO MILAN, Ciaschini a CM: '2013 anno negativo, serve un leader in difesa'
Si rinnova, come ogni settimana, l’appuntamento con SOLO MILAN per fare il punto sull’attualità rossonera attraverso le opinioni di ex calciatori, giornalisti o addetti ai lavori. Questa volta però parleremo del Milan considerando l'intero anno solare appena concluso. L’ospite di oggi è Giorgio Ciaschini, ex vice di Carlo Ancelotti, ai tempi in cui questi sedeva sulla panchina del Milan (lo ha seguito poi anche al Chelsea in qualità di osservatore) che ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a Calciomercato.com.
Dott. Ciaschini, ci dia un bilancio del Milan dell'intero 2013: che anno è stato per il club rossonero?
"Se devo basarmi su quello che ho vissuto io a Milano, l'abitudine dei tifosi e del club era quella di vedere il Milan lottare sempre per lo Scudetto: il 2013 non rappresenta quello che è il blasone dei rossoneri, il rinnovamento ha portato ad alcune difficoltà in campionato. Il Milan a rincorsa, come nella prima parte del 2013, era difficile vederlo in passato, poi che successivamente la stagione sia stata salvata con la qualificazione alla Champions League non doveva nemmeno essere in dubbio ma solitamente in passato venire a Milano era una grande soddisfazione per l'avversario anche solo quando si pareggiava, ora la vittoria a San Siro non viene visto come nulla di eccezionale".Qual è la sua considerazione del nuovo assetto societario?
"Non conosco Barbara Berlusconi e non posso esprime giudizi in merito: Galliani invece lo conosco ed è uno dei più grandi manager italiani; la persona che lo affianca è una di famiglia e il fatto che Barbara possa riportare in società quelle che sono le volontà del papà, il presidente Silvio Berlusconi, può essere solo un fatto positivo".Ritiene che il Milan, dopo gli arrivi di Rami e Honda, necessiti ancora di qualche rinforzo a gennaio?
"Honda è un ottimo giocatore ma i rossoneri abbandano di elementi nel reparto offensivo. L'acquisto di Kakà ha dato qualità ma ricordo che in difesa noi avevamo Thiago Silva, Nesta, Maldini: ora invece manca un leader nel reparto arretrato".
Carlo Ancelotti ha mai chiesto alla Juventus Pirlo?
"Andrea è un giocatore che il Milan ha ceduto credendo non potesse avere più la condizione fisica di un tempo, non per motivi tattici o tecnici: il suo inserimento può avvenire in qualsiasi squadra. Carlo lo ha chiesto quando era al Chelsea, l'anno scorso a Parigi e lo vorrebbe anche adesso che allena il Real Madrid. Pirlo è un calciatore universale. Il suo problema è che difficilmente la Juventus credo possa essere così folle da lasciarlo partire".Lei tornerebbe mai al Milan? E Ancelotti?
"Sono legato a Carlo: lui quando parla del Milan ne parla come di un pezzo del suo cuore e credo che tornerebbe molto volentieri in rossonero anche se il suo budget non rientra più nei canoni della società".
In passato Ancelotti aveva espresso il desiderio di allenare la nazionale della Costa d'Avorio, è un'esperienza che vorrebbe ancora intraprendere?
"La Costa d'Avorio gli sarebbe piaciuto allenarla, soprattutto perchè era sollecitato da Drogba: sarebbe stato un modo di fare esperienza, come ama Carlo. Tuttavia l'unica Nazionale che allenerebbe è quella italiana".