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SOLO MILAN, Brocchi: 'Fiducia in Inzaghi, i risultati arriveranno. Tutto su De Sciglio, Torres ed El Shaarawy'
Brocchi, cosa ne pensa del Milan di Inzaghi?
"Ho degli ottimi pensieri, la squadra è un cantiere e si sta cercando di tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore. Manca ancora la qualità che mister Inzaghi cerca ma il lavoro che si sta facendo è davvero importante. Pippo sta lavorando sodo e nalla giusta direzione e i risultati non tarderanno ad arrivare".
La squadra però sta vivendo un momento di difficoltà: due vittorie nelle ultime undici partite, come se lo spiega?
"Dire che cosa c'è che non va è abbastanza difficile. Io vedo, durante la settimana, una squadra che lavora molto bene, che si allena nella maniera migliore per conseguire un obiettivo importante. La cosa più difficile è quella di mantenere alta la tensione che ti permetta di ottenere gli obiettivi prefissati".
Sta mancando un po' l'apporto di un giocatore come El Shaarawy in questo periodo. Secondo lei quali sono le difficoltà che sta incontrando? "Lui è stato fuori per un po' di tempo per via di alcuni infortuni e quando stai fuori tanto è dura ritornare al top. El Shaarawy è ancora molto giovane sta cercando di fare esperienza. La speranza, sia per lui che per il Milan, è che torni a fare partite di livello come ha fatto già quest'anno".
Il Milan finirà al terzo posto?
"Sicuramente è una bella sfida ed è difficile, ma nonostante il fatto che ci sia stata qualche battuta d'arresto di troppo si è ancora lì attaccati al terzo posto. ci sono ancora molte chance fino al termine della stagione per arrivare a giocarsi la Champions League che per una squadra come il Milan è fondamentale".
Secondo lei perchè Torres ha fallito in rossonero?
"E' difficile dire come mai, lui si è presentato al Milan con una condizione fisica importante, perchè i primi test avevano mostrato un giocatore in forma e avrebbe avuto la possibilità di tornare ad alti livelli. L'esplosione di Menez da punta centrale ha fatto sì che perdesse stima e fiducia e forse questo gli è pesato e non poco".
E' arrivato Cerci, quanto può incidere nel modulo di Inzaghi?
"Cerci può dare una grossa mano, ha una grande velocità e una grande tec nica che può portare al Milan un qualcosa di importante. Ha delle qualità che altri giocatori non hanno e lui può essere un valore aggiunto per la rosa".
Accendiamo un po' la rivalità con l'Inter: chi è più forte fra i nerazzurri e il Milan?
"Ad oggi, visti i risultati, secondo me il Milan è più forte. L'Inter ha fatto degli acquisti importanti e si è rinforzata bene, ora vediamo cosa riuscirà a fare sul campo. Per me il Milan è ancora un gradino sopra ai nerazzurri".
Come El Shaarawy anche De Sciglio non sta rendendo bene, è forse un problema di testa?
"Non lo so dire, lui ha bruciato le tappe fin da subito e ci può stare un momento di flessione dove non si riesce a fare ciò che si vuole. All'inizio sei la sorpresa poi quando sei conosciuto tutti si aspettano sempre di più da te e la tua crescita deve essere costante. Il ragazzo però deve stare sereno e lavorare bene ,come sta già facendo, per crescere e sono sicuro che tornerà ad alti livelli".
Parliamo un po' della Primavera. Siete ad una sola lunghezza dai cugini dell'Inter, è fiducioso per la conquista del titolo?
"Sono sempre fiducioso di carattere, la cosa che mi rende orgoglioso è che ho a disposizione una rosa giovane che non ha la pretesa di vincere il campionato, anche se noi siamo il Milan e dobbiamo sempre puntare alla vittoria. Noi vogliamo plasmare i calciatori che poi siano pronti per la prima squadra, vogliamo creare un modello Milan e distinguerci dagli altri. L'Inter ad esempio ha fatto un'altra scelta: ha tanti stranieri in rosa, molti sono al limite d'età, hanno Vecchi come allenatore che fino ad ora aveva solo gestito prime squadre. La volontà della dirigenza nerazzurra è palese ed è diversa dalla nostra".
Vede qualche suo giocatore pronto per la prima squadra?
"Non faccio nomi, ma quando giochi nella Primavera del Milan il salto in prima squadra è davvero duro. Nelle piccole squadre è diverso. Noi abbiamo dei giocatori in rosa che hanno delle grandi potenzialità come Modic, Mastalli, Di Molfetta, Calabria e tanti altri che stanno lavorando tanto e sanno che se vogliono arrivare in alto devono colmare il gap con i giocatori prima squadra".
I tifosi del Milan, in estate, ci rimasero male per la cessione di Cristante al Benfica, lei come se lo spiega?
"La cessione di Cristante è stata spinta in primis dallo stesso giocatore che non si sentiva magari considerato. Bryan pensava di trovare poco spazio ed ha spinto molto per andare a giocare in un'altra squadra. Sicuramente non è stato il Milan che ha deciso di cederlo ma è stato lui a voler andare via. Logicamente il Milan lo ha assecondato scegliendo la soluzione migliore".
Facciamo un gioco: ci stili la sua classifica finale?
"Da allenatore del Milan non posso che sperare che i rossoneri arrivino al terzo posto anche perchè io e i mieri ragazzi potremmo così partecipare alla Youth League".
Come giudica la collaborazione fra Galliani e Barbare Berlusconi e la maggior vicinanza del Presidente?
"Il presidente si è allontanato un po' dal Milan solo quando ricopriva una carica che non gli permetteva di seguire troppo da vicino il club. Lui però è sempre stato vicino a noi, è un grande conoscitore di calcio e il suo dna vincente ha fatto contraddistinguere in Italia e in Europa il Milan. Galliani, il Presidente e Barbara Berlusconi stanno facendo un lavoro importante per il futuro della società?
Ci fa due o tre nomi in chiave mercato, dove bisogna agire per puntellare la rosa? Destro la intriga?
"Non so dove bisogna agire, la rosa è già completa e competitiva così. In ottica futura bisogno prendere un difensore e un centrocampista di qualità che aumenterebbero il tasso tecnico. Su Destro dico che in rosa c'è un attaccante come Pazzini che ha fatto sempre tanti gol quindi credo che potrebbero essere altri i ruoli dove dover intervenire".