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Roma: solo Manolas può bloccare Rudiger, ma il rischio è il doppio addio
Manolas-Zenit, una storia infinita. Sembrava tutto fatto, poi un affare destinato a saltare, nelle ultime ore torna a filtrare una possibilità di riapertura di una trattativa che porterebbe nelle casse della Roma circa 35 milioni di euro. Una chance che in realtà sembra davvero ridotta. La rottura tra il difensore greco e lo Zenit appare insanabile e non è un caso che la società giallorossa abbia improvvisamente aperto un altro tavolo di trattativa con il Chelsea, non per Manolas ma per Antonio Rudiger, da tempo nel mirino di Antonio Conte.
NESSUNA ESCA - Nelle ultime ore, si è fatta strada anche l'ipotesi che l'affare con i Blues potesse essere un'esca, utile per stanare Manolas. Ma la trattativa con il Chelsea esiste ed è più viva che mai: Rudiger, che Monchi aveva ribadito incedibile in conferenza stampa, è davvero a un passo dalla società londinese. Sarà tutta una questione di tempistiche: se dovesse davvero riaprirsi il discorso Manolas-Zenit fino alla cessione, allora il sacrificio di Rudiger potrebbe non essere più necessario e Monchi riuscirebbe a fermare l'affare con il Chelsea. Ma non è escluso uno scenario pesantissimo per il pacchetto arretrato della nuova Roma di Eusebio Di Francesco, che finirebbe totalmente smantellato a differenza di un centrocampo puntellato in maniera magistrale dagli innesti di Gonalons e Pellegrini.
VIA ENTRAMBI? - Se, come sembra, la cessione di Rudiger dovesse chiudersi prima di quella di Manolas, la Roma sarebbe alle prese con una grana da non sottovalutare. Il greco è in scadenza nel 2019 e ha già manifestato la sua volontà di rinnovare solo a cifre molto alte, una base di circa 3.5 milioni di euro più bonus. Ripartire con un giocatore poco motivato o addirittura con lo scenario di una cessione certa nell'estate 2018 metterebbe la società in condizione di forzare un altro addio eccellente. Manolas ha molti estimatori tra le big europee e il doppio addio non sarebbe da scartare, visto che in caso di mancato rinnovo sarebbe l'ultima estate "utile" per un maxi-introito. I tifosi giallorossi trattengono il fiato, l'ipotesi di una nuova rifondazione avrebbe il sapore del passo indietro.
NESSUNA ESCA - Nelle ultime ore, si è fatta strada anche l'ipotesi che l'affare con i Blues potesse essere un'esca, utile per stanare Manolas. Ma la trattativa con il Chelsea esiste ed è più viva che mai: Rudiger, che Monchi aveva ribadito incedibile in conferenza stampa, è davvero a un passo dalla società londinese. Sarà tutta una questione di tempistiche: se dovesse davvero riaprirsi il discorso Manolas-Zenit fino alla cessione, allora il sacrificio di Rudiger potrebbe non essere più necessario e Monchi riuscirebbe a fermare l'affare con il Chelsea. Ma non è escluso uno scenario pesantissimo per il pacchetto arretrato della nuova Roma di Eusebio Di Francesco, che finirebbe totalmente smantellato a differenza di un centrocampo puntellato in maniera magistrale dagli innesti di Gonalons e Pellegrini.
VIA ENTRAMBI? - Se, come sembra, la cessione di Rudiger dovesse chiudersi prima di quella di Manolas, la Roma sarebbe alle prese con una grana da non sottovalutare. Il greco è in scadenza nel 2019 e ha già manifestato la sua volontà di rinnovare solo a cifre molto alte, una base di circa 3.5 milioni di euro più bonus. Ripartire con un giocatore poco motivato o addirittura con lo scenario di una cessione certa nell'estate 2018 metterebbe la società in condizione di forzare un altro addio eccellente. Manolas ha molti estimatori tra le big europee e il doppio addio non sarebbe da scartare, visto che in caso di mancato rinnovo sarebbe l'ultima estate "utile" per un maxi-introito. I tifosi giallorossi trattengono il fiato, l'ipotesi di una nuova rifondazione avrebbe il sapore del passo indietro.