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    SOLO INTER, Suarez: 'Ingiuste le critiche a Mazzarri, l'Inter batterà il Napoli e arriverà al terzo posto'

    SOLO INTER, Suarez: 'Ingiuste le critiche a Mazzarri, l'Inter batterà il Napoli e arriverà al terzo posto'

    • Marco Gentile
    Luisito Suarez è stato un grande giocatore dell'Inter di Herrera, squadra con la quale ha vinto tutto. Il Pallone d'Oro spagnolo è stato anche dirigente della Beneamata ed in esclusiva per Calciomercato.com e per la consueta rubrica SOLO INTER, Suarez ha parlato dell'attuale momento della squadra di Mazzarri, di Thohir, di Moratti e della possibilità dei nerazzurri di giungere al terzo posto in campionato:

    La squadra di Mazzarri non sta attraversando un buon momento, crede che ne uscirà fuori?
    "Io penso di sì, c'è solo bisogno di un po' di tranquillità soprattutto nei confronti dell'allenatore. La squadra non è quella vista nelle ultime partite, stanno martellando troppo Mazzarri. Bisogna avere pazienza e stare tranquilli, se tutti iniziano a sbraitare è dura".

    La sfida contro il Napoli può essere la giusta medicina per uscire dalla crisi?
    "Questa è una partita fatta a posta per poter uscire dalla crisi e riconcigliarsi con i tifosi. La gente è arrabbiata non perchè si sono perse due partite, ma per come sono state perse, senza grinta e mordente. L'avversario è una rivale per il terzo posto ed è l'ideale per uscire e per ritrovare un po' di tranquillità e fiducia".

    Ci fa un pronostico secco sulla partita?
    "Finirà 2-1 per l'Inter, gioco più con il cuore ma penso che i nerazzurri ce la faranno (ride; ndr)".

    In caso di sconfitta Mazzarri rischia l'esonero e secondo lei sarebbe giusto?
    "Penso di no, non sarebbe giusto perchè bisognerebbe ricominciare con un tecnico nuovo. Bisogna dare fiducia a Mazzarri e poi si vedrà alla fine cosa avrà combinato. A meno di tracolli clamorosi, anche se non credo che avverrà, l'Inter ne uscirà fuori e lui merita di stare al suo posto, gli hanno pure rinnovato il contratto, quindi vuol dire che c'è fiducia".

    Cosa ne pensa di Thohir, lo vorrebbe più presente e vicino alla squadra?
    "La situazione è questa, lui non può stare qui fisso, l'importante è che metta delle persone che dettino le sue direttive. Io credo che se fosse stato qua sarebbe stato meglio per tutti, però la situazione è questa e andiamo avanti così. Io non lo conosco e non posso giudicarlo sul personale, ma bisogna riconoscere che Thohir ha salvato l'Inter che era in difficoltà se no Moratti non avrebbe venduto la società".

    L'Inter arriverà al terzo posto?
    "Dipende da questa partita contro il Napoli, se la vince bene può ripartire alla grande, anche perchè nessuna delle concorrenti al terzo posto viaggia forte. Non vedo nessuno squadrone e può tranquillamente centrare il terzo posto tornare in Champions è fondamentale".

    L'Europa League può essere un'altra via d'accesso alla qualificazione diretta alla Champions League. L'Inter ce la può fare?
    "In Europa League ci sono squadre buone, non vale la Champions League ma ci sono avversari di tutto rispetto. L'Inter ha due possibilità per andare in Champions, diciamo che una delle due andrà in porto (ride; ndr)".

    Un pensiero su Kovacic e Icardi:
    "Sono due giovani interessanti, ma bisogna avere calma e pazienza con entrambi. Non vanno ancora giudicati come grandi calciatori, ne devono fare di strada. Hanno ottime possibilità ma lavorino con calma e seguano l'allenatore, ma hanno delle grandissime potenzialità".

    L'Inter a gennaio deve intervenire sul mercato, se sì dove?
    "Numericamente l'attacco è carente, ma c'è sempre la questione economica da tener presente. Le punte giuste che ti possono dare una mano costano molto. L'Inter vuole spendere? Io sono dell'idea di acquistare un giocatore forte e spendere un po' di soldi piuttosto che prenderne quattro mediocri che non cambiano la squadra. L'Inter ha comunque bisogno di un attaccante e di un buon centrocampista che sappia organizzare il gioco".

    Moratti si è defilato molto, se l'aspettava?
    "Ora c'è Thohir ed è lui a comandare, Moratti si è messo da parte. Io credo che abbia fatto una cosa intelligente. Se gli chiedono un consiglio credo che aiuterà la società, al massimo tornerà a fare il tifoso con un po' di sofferenza nel cuore".

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