In vista del posticipo di domenica sera allo stadio Meazza di San Siro tra Inter e Chievo, Calciomercato.com ha intervistato il doppio ex Massimo Marazzina, cresciuto nel settore giovanile nerazzurro.
 

Che partita si aspetta?
"L'Inter deve riscattarsi dopo la brutta sconfitta di Siena e non può farsi scappare il terzo posto. La qualificazione alla prossima Champions League è un obiettivo troppo importante, sia per ragioni economiche che di mercato, altrimenti sarà difficile convincere i grandi giocatori a venire in nerazzurro".

Ricorda qualche sfida in particolare?
"Senza dubbio la vittoria del Chievo a San Siro nel 2001 (1-2 con gol di Corradi, Vieri e proprio Marazzina, ndr). Fu una vera e propria impresa di squadra e un'enorme soddisfazione personale".

Corini faceva già l'allenatore in campo?
"Sì, da buon regista dirigeva la squadra coordinando i movimenti di tutti i reparti. Adesso sta facendo bene, anche perché conosceva già tutto l'ambiente. Poi ha il merito di aver rilanciato Paloschi, che con lui è tornato a giocare e a segnare".

L'Inter investe molto sul vivaio, ma in pochi riescono a sfondare in prima squadra...
"Come in tutti i settori giovanili dei grandi club, è difficile imporsi subito in prima squadra. Penso sia giusto mandare i giovani usciti dalla Primavera a giocare e a fare esperienza in altre squadre, un po' come sta succedendo con i difensori della Nazionale Under 21".

Cosa farà Marazzina da grande?
"Non lo so ancora. Sinceramente non mi vedo proprio come allenatore, al massimo potrei insegnare calcio ai ragazzini. Altrimenti mi piacerebbe fare l'osservatore, sto aspettando che qualche società mi conceda un'occasione in questo ruolo".

Cristian Giudici