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    Solo e in lacrime: la fine più triste dell'era Ronaldo

    Solo e in lacrime: la fine più triste dell'era Ronaldo

    • Federico Albrizio
    Game over, in Qatar restano solo le lacrime per il Portogallo. Quelle di Cristiano Ronaldo, in una sequenza di immagini iconica per il mondo del pallone: segnano la fine di un'era, perché quella con il Marocco è stata l'ultima partita mondiale con la maglia della propria nazionale per CR7. Al triplice fischio che regala al Marocco una semifinale storica, neanche il fuoriclasse 37enne riesce a trattenersi, le prime lacrime sgorgano già mentre abbandona il terreno di gioco per poi esplodere in un pianto a dirotto nel tunnel che porta verso gli spogliatoi



    Non è certo la chiusura che si immaginava Ronaldo. Niente last dance, niente gol nelle partite a eliminazione diretta nei Mondiali. Niente rivincita da disoccupato dopo la brusca rottura con il Manchester United che lo ha lasciato senza squadra di club. E addio anche al sogno di una finale con Lionel Messi. Lui sì che sorride, dopo aver trascinato la sua Argentina in semifinale e aver idealmente dato l'appuntamento a Cristiano per una sfida che sarebbe stata la leggendaria chiusura della loro rivalità. Niente di tutto questo. Leo va avanti ma lo fa da solo, lasciando indietro, oltre al compagno Neymar, anche Ronaldo.

    Solo, sempre più solo. Scaricato dai suoi ex compagni allo United e abbandonato poi anche con il Portogallo. Da quell'arrivo in spogliatoio accompagnato dal freddo saluto di Bruno Fernandes e dalle scaramucce con Joao Cancelo alla partita con la Svizzera. Tutti a festeggiare da una parte, tranne lui. Messo in un angolo dal ct Fernando Santos che anche contro il Marocco lo ha tenuto in panchina fino al 51'. Solo anche all'uscita dal campo mentre la squadra di Regragui festeggia. Qualche avversario lo saluta, Santos gli rifila un buffetto, un improvvido tifoso prova a strappargli un selfie e viene allontanato in malo modo. Ma nessuno entra in vero contatto con CR7 e con il suo dolore. Perché quel momento segna la fine di un'era, la fine di una carriera a certi livelli. Aspettando cosa gli riserverà il futuro, se saranno i milioni dell'Al-Nassr a convincerlo o qualche club europeo gli concederà a sorpresa un'ultima occasione nel calcio che lui ha dominato per quasi vent'anni. Da domani ci penserà, ma oggi ci sono solo il rammarico e il dolore: tutto in quelle lacrime che segnano il volto di Ronaldo.
     
     
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