Gabriel Batistuta si candida con forza ad avere un ruolo nel Boca Juniors o, meglio ancora, nella nazionale argentina, che continua a macinare tecnici senza trovare formazione e schemi in grado di sfruttare al meglio il potenziale di cui dispone a livello di giocatori. L'ex calciatore, 42 anni, rientrato in patria dopo le sue esperienze in Italia, fa il commentatore sportivo, ha già in passato manifestato la sua voglia di rientrare nel mondo del calcio con un ruolo dirigenziale e intanto gioca, indossando a volte la maglia del Boca, in una squadra di polo. «Mi piacerebbe molto occuparmi della nazionale, se me lo dovessero chiedere sarei disponibile ad assumere un ruolo. Credo che ci sia molto lavoro da fare e potrei portare la mia esperienza», ha detto in una lunga intervista tv, in una pausa di una partita di polo. «Per lo stesso motivo non mi tirerei indietro se mi offrissero di occuparmi del Boca, la squadra argentina del mio cuore», ha aggiunto, soffermandosi poi nel dettaglio su quelle che sono le sue aspettative ed i relativi programmi che amerebbe realizzare. Il Boca, dopo alcune stagioni piuttosto grigie è ora in testa alla classifica del campionato e vive. un momento felice, turbato da una divisione profonda che si è verificata, a livello di tifosi: due gruppi antagonisti, guidati ciascuno da esponenti delle «barras bravas», ultrà violenti, si confrontano a suon di minacce, tanto che è stata ventilata l'ipotesi di giocare le partite senza pubblico