Sogliano ai saluti:| Palermo nella bufera
Sono troppo diversi per convivere nella stessa società, sono troppo diversi perché hanno una visione differente di quali siano i ruoli e le competenze all'interno di un club di serie A: da una parte un presidente accentratore come Maurizio Zamparini, dall'altra un d.s. in ascesa come Sean Sogliano, abituato a Varese a essere il punto di riferimento di tutti. A Palermo sono state scintille sin dai primi giorni fino a culminare a fine mercato nelle dimissioni di Sogliano (poi rientrate). Domenica mattina l'ennesima accesa discussione che avrebbe segnato un punto di ritorno, anche perché ieri le dichiarazione rilasciate da Zamparini non aiutano a ricucire un rapporto ormai logoro.
'Io e Sogliano abbiamo due caratteri forti - ha spiegato Zamparini -, solo che io ho un carattere forte ma sono il capo, lui è invece un collaboratore. Se Sogliano con il suo carattere forte vuole fare il capo ha sbagliato società. Al contrario, andremo sempre d'accordo'. Su queste basi difficilmente si va avanti e ne sa qualcosa Walter Sabatini che un anno fa gettò la spugna in autunno. Non c'è pace per il Palermo che, a dispetto di un buon bottino in classifica (13 punti), è nel pieno della bufera: l'allenatore è eternamente sulla graticola, la squadra è in silenzio stampa e i tifosi sono disorientati. Solo una vittoria con il Bologna potrebbe riportare un po' di serenità.
(La Sicilia)