Social Football Summit, presentata alla Camera dei Deputati la sesta edizione 2023
11 MILIARDI DI PIL - Come negli anni precedenti, il filo conduttore anche questa volta è la volontà di creare un’importante occasione di contatto tra tutte le realtà economiche, tecniche e comunicative che ruotano attorno al mondo del calcio. “Un’industria che vale circa 11 miliardi di PIL”, ha dichiarato l’On. Andrea Volpi, membro della Commissione Lavoro della Camera, che ha fatto gli onori di casa introducendo la conferenza stampa. Poi ha aggiunto: “Il Social Football Summit è ormai diventato un evento internazionale, che punta a promuovere la competitività dell’industria calcio, per la quale è necessario essere sempre al passo con i tempi”.
L'EVENTO - A sviscerare nel dettaglio l’intero programma (sul sito ufficiale è possibile scaricare l’intera brochure, ndr )della due giorni del Summit ci ha pensato Gianfilippo Valentinti, uno dei fondatori del SFS, che ha sottlineato l’intento di “istituzionalizzare questo evento”. Si tratta infatti di un appuntamento divenuto punto di riferimento per gli operatori e professionisti dell’intero indotto del calcio. Lo dimostrano gli oltre 150 ospiti che interverranno nei diversi panel previsti durante la manifestazione. “È stato e continua ad essere il primo evento in Italia che mette insieme diverse competenze e figure che ruotano attorno al mondo del calcio. Siamo partiti nel 2018 e ogni anno siamo cresciuti sempre di più. Quest’anno abbiamo deciso di cambiare il format, creando più momenti di condivisione anche all’esterno. Abbiamo infatti iniziato già da settembre a girare diverse città importanti nel mondo del calcio con incontri e conferenze. Per il main event del 21 e 22 novembre abbiamo anche aumentato la quantità e qualità degli interventi. Parleranno ospiti in rappresentanza di tantissime realtà internazionali e delle principali federazioni calcistiche mondiali”.
INNOVAZIONE - L’occasione è anche quella di mettere in contatto il mondo del calcio con le innovazioni e le imprese. Per questo nel corso di questa edizione del Social Football Summit, è stato spiegato sempre da Valentini, grande spazio è stato dedicato alle start – up: “Crediamo che l’innovazione sia un valore importante per il calcio in generale, che aiuti a creare nuove figure e posizioni lavorative”. In parallelo, tra i temi di cui il SFS23 si fa portavoce c’è anche quello dell’attenzione a creare un’equa distribuzione tra figure apicali maschi e femminili in tutte le realtà dell’universo calcistico. Un occhio di riguardo è rivolto poi anche alle tematiche di ecosostenibilità, come dimostrano anche i partenariati attivati a sostegno di questo evento. L’intento degli organizzatori, si legge sul manifesto della manifestazione, è quello di promuovere misure sostenibili negli stadi, nelle azioni di squadra e nelle organizzazioni sportive, attraverso l’efficienza energetica negli impianti sportivi, l’uso di energie rinnovabili, l’uso sostenibile delle risorse idriche, la riduzione dei rifiuti e la promozione del riciclaggio.
DUAL CAREER - Parlando di calcio però non è possibile non tener conto della componente degli atleti protagonisti dello sport in seguito in Italia e in gran parte del mondo. Per questo alla conferenza di presentazione ha preso parte anche Fabio Poli, Direttore Organizzativo dell’Associazione Italiana Calciatori: “Siamo felici di poter ssere partner dell’evento. Anche attraverso queste iniziative vogliamo accendere una lampadina sulla dual career, preparando gli atleti a ciò che verrà dopo la fine della loro attività. Come associazione calciatori da anni creiamo percorsi di formazione già durante la carriera dei calciatori. E in Italia siamo diventati molto forti nello sviluppo di competenze, costituendo corsi universitari e trovando opportunità oltre la carriera per i giocatori. Quest’anno il Social Football Summit ha deciso di porre l’attenzione anche sul futuro degli atleti e di questo non posso che ringraziare gli organizzatori”.