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    Smart Working: aumento del 200% in più delle bollette per chi lavora da casa

    Smart Working: aumento del 200% in più delle bollette per chi lavora da casa

    • Giuseppe Geraldi
      Giuseppe Geraldi
    Il 31 marzo potrebbe finire lo stato di emergenza e, a partire da questa data, alcune delle abitudini che hanno accompagnato la nostra quotidianità negli ultimi due anni potrebbero subire delle significative modifiche. In particolare, tra le misure adottate per fronteggiare la pandemia, quelle relative allo smart working sono destinate a cambiare, cambiando radicalmente la modalità di lavoro che abbiamo imparato a gestire durante la crisi sanitaria.

    DATI - Lo smart working, per definizione, è caratterizzato dall’alternanza fra lavoro in presenza e lavoro da remoto, ma durante la pandemia abbiamo conosciuto il volto emergenziale di questa modalità di lavorare privilegiando la seconda opzione. Prima della pandemia appena l’11% degli occupati lavorava da remoto; nel 2021 i lavoratori agili sono saliti al 32,5%. È una modalità, che nel complesso, soddisfa chi in questi ultimi anni ha dovuto svolgere il proprio lavoro da casa ma non mancano alcuni punti critici: ad esempio, il 60% di lavoratori agili lamenta problemi legati all’aumento dei costi delle utenze domestiche, collegato all’uso dei dispositivi elettronici fondamentali per lo smart working, come tablet, pc e smartphone. Un problema che è stato riscontrato anche nei primi mesi del 2022 secondo uno studio eseguito da Selectra, un servizio gratuito che confronta le migliori offerte per luce, gas e internet. Secondo le stime, nel mese di febbraio 2022, si arriverà a pagare 57 euro in più nella bolletta della luce e 159 in quella del gas. Vista la situazione attuale il Governo ha intenzione di intervenire per aiutare le tantissime persone in difficoltà e un’ipotesi delle ultime ore è la ricerca di fondi per aiutare famiglie e imprese: si cercherà di arrivare a raccogliere tra i 5 e i 7 miliardi di euro.

    PUNTO DI NON RITORNO - Una cosa è certa: non si potrà tornare alla situazione pre-pandemica e alcune pratiche adottate durante questo periodo resteranno. Le persone continueranno a lavorare anche da casa, altre andranno in ufficio e altri ancora in modalità mista. Questi due anni vissuti a stretto contatto con il virus non potranno essere dimenticati e molte abitudini che prima erano lontane da noi o poco praticate ora dovranno diventare la prassi per ritornare ad una nuova normalità. Una pratica come quella dello smart working, con o senza pandemia, molto probabilmente è una realtà destinata a restare.

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