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    Smalling e la rapina: 'Mi hanno chiesto chi fossi, non so se i ladri avessero una pistola vera. Niente antifurto perchè...'

    Smalling e la rapina: 'Mi hanno chiesto chi fossi, non so se i ladri avessero una pistola vera. Niente antifurto perchè...'

    Tanta paura per la propria incolumità e quella della sua famiglia, ma alla fine il sollievo che la vicenda, spiacevole di suo, non abbia preso una piega peggiore. Il difensore inglese Chris Smalling è ancora scosso per la rubina subita nella sua villa a Roma nella serata di giovedì. 

    Il Corriere della Sera riporta la costruzione del calciatore su come si sono svolti i fatti: "L'antifurto non l'ho messo perché da noi in Inghilterra non lo usiamo, non siamo abituati. I rapinatori ci hanno ordinato di stare seduti sul letto, non ci hanno picchiato né legato. Non so dire se avessero una pistola vera, al tappo rosso non ci ho fatto caso. E poi hanno anche parlato poco, anzi pochissimo".

    Gli inquirenti della Squadra Mobile di Roma, supportati dalla Scientifica, stanno indagando su possibili tracce e filmati per arrivare all'identificazione della banda di ladri che ha sorpreso Smalling e la compagna Sam Cooke e ha chiuso il colpo con un bottino di circa 50.000 euro: "Mi hanno chiesto come mi chiamassi e uno di loro mi ha fatto un gesto per chiedere dove fossero i soldi. Volevano sapere se ci fosse del "cash" in giro, ho capito e gli ho portato i 200 euro che avevo nel portafoglio", ha concluso il giocatore.

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