Smacco finale per Doyen: le regole Fifa contro le TPO/TPI sono legittime. Una vittoria di Calciomercato.com
È quanto si evince dalla lettura del secondo capoverso del comunicato Fifa, dove si afferma che la Corte d'Appello di Bruxelles sancisce “il pieno effetto di res judicata – un giudizio finale non più soggetto a appello – della sentenza resa il 9 marzo 2017 dal [TAS] sul medesimo oggetto e del giudizio del Tribunale Federale Svizzero emesso il 20 febbraio 2018, e conferma la validità delle decisioni disciplinari prese dalla Commissione Disciplinare Fifa con cui è stato sanzionato il FC Seraing per avere violato le regole sulle TPO e le TPI”. Ergo, gli articoli 18 bis e 18 ter del Regolamento sullo Status e i Trasferimenti dei Calciatori sono legittimi, e chi li viola è legittimamente sanzionato. Giunge così al termine una vicenda trascinata troppo a lungo, e cresciuta intorno a un meccanismo di controllo sui calciatori (quelle delle terze parti) che rimane una vergogna per la storia del calcio.
Quanto a noi di Calciomercato.com, ci si consenta un attimo di piena soddisfazione per esserci battuti “senza se e senza ma” contro tale meccanismo. Andando pure allo scontro frontale con Doyen. Il cui amministratore delegato Nelio Lucas dovette addirittura prendere carta e penna per scriverci, a maggio 2015, una lunga e verbosa lettera cui venne data la replica che meritava. Era un momento in cui Doyen (al pari di tutti i soggetti che facevano affari grazie alle TPO) era incensata e riverita per avere “inventato il business del futuro”, col suo Ceo che rilasciava interviste d'invidiabile morbidezza. Giusto in quel periodo egli individuò noi di Calciomercato.com come nemici. Fieri e solitari. A cui NON concedere un'intervista, perché essa avrebbe dovuto prevedere domande “vere”.
A oltre 4 anni di distanza Doyen si è inabissata e le TPO/TPI vengono definitivamente dichiarate fuori dalle regole da un tribunale extra-sportivo. E adesso che molti ex amici di Doyen (anche nel mondo dell'informazione) fischiettano e guardano altrove, noi diciamo che quella battaglia non si è certo conclusa con la sconfitta di Doyen. Perché nel frattempo sono state sperimentate altre forme di controllo sui diritti dei calciatori da parte di soggetti esterni, e l'economia parallela continua a ingrassare ai danni del calcio. Noi saremo sempre qui a vigilare e condurre la nostra battaglia. Orgogliosi di farlo.
@Pippoevai