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Sky - Oaktree non replica a Zhang ma puntualizza: condizioni del prestito chiare, cosa può succedere all'Inter
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Non sono attesi comunicati da parte di Oaktree, in risposta a quello che nel primo pomeriggio è stato diffuso dal presidente dell’Inter Steven Zhang, in merito all’imminente scadenza del prestito da 375 milioni di euro, interessi compresi. E’ quanto riporta Gianluca Di Marzio, che rende nota la posizione del fondo statunitense relativamente agli ultimi sviluppi di una situazione che, tra lunedì e martedì prossimi, sarà risolta in un senso o in un altro.
ZHANG ATTACCA OAKTREE, IL COMUNICATO
LE PUNTUALIZZAZIONI - Oaktree fa trapelare piuttosto quella che la posizione in replica ai vari punti toccati da Steven Zhang nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’Inter e sul profilo Instagram del numero uno del club nerazzurro: le condizioni del contratto sottoscritto tre anni orsono sono precise e chiare ad entrambe le parti in causa, così come non si potrebbe parlare di minacce legali in relazione alla sottolineatura che il termine ultimo per l’estinzione del debito rimanga fissato per martedì 21 maggio. Una data non casuale, siccome lunedì 20 in Lussemburgo sarà festa nazionale e gli istituti di credito resteranno chiusi, rendendo impossibile la ricezione di un eventuale bonifico da parte di Grand Horizon, controllata di Suning tramite cui il gruppo cinese possiede la maggioranza dell'Inter con il 68,55% delle azioni, messe in pegno per il prestito stesso.
GLI UNICI SCENARI - Infine, Oaktree prefigura gli unici scenari ad oggi realizzabili, a patto che nelle prossime ore non intervengano nuovi colpi di scena, come un accordo in extremis con l’altro fondo protagonista delle cronache nelle ultime settimane, Pimco, col quale Zhang trattava per un nuovo prestito da 430 milioni di euro per chiudere le sue pendenze con Oaktree. Per il fondo americano, se l’imprenditore cinese verserà quanto dovuto entro martedì prossimo, rimarrà al timone della società fresca campione d'Italia; in caso contrario, si procederà all’escussione del pegno, ossia del pacchetto di maggioranza dell’Inter.
ZHANG ATTACCA OAKTREE, IL COMUNICATO
LE PUNTUALIZZAZIONI - Oaktree fa trapelare piuttosto quella che la posizione in replica ai vari punti toccati da Steven Zhang nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’Inter e sul profilo Instagram del numero uno del club nerazzurro: le condizioni del contratto sottoscritto tre anni orsono sono precise e chiare ad entrambe le parti in causa, così come non si potrebbe parlare di minacce legali in relazione alla sottolineatura che il termine ultimo per l’estinzione del debito rimanga fissato per martedì 21 maggio. Una data non casuale, siccome lunedì 20 in Lussemburgo sarà festa nazionale e gli istituti di credito resteranno chiusi, rendendo impossibile la ricezione di un eventuale bonifico da parte di Grand Horizon, controllata di Suning tramite cui il gruppo cinese possiede la maggioranza dell'Inter con il 68,55% delle azioni, messe in pegno per il prestito stesso.
GLI UNICI SCENARI - Infine, Oaktree prefigura gli unici scenari ad oggi realizzabili, a patto che nelle prossime ore non intervengano nuovi colpi di scena, come un accordo in extremis con l’altro fondo protagonista delle cronache nelle ultime settimane, Pimco, col quale Zhang trattava per un nuovo prestito da 430 milioni di euro per chiudere le sue pendenze con Oaktree. Per il fondo americano, se l’imprenditore cinese verserà quanto dovuto entro martedì prossimo, rimarrà al timone della società fresca campione d'Italia; in caso contrario, si procederà all’escussione del pegno, ossia del pacchetto di maggioranza dell’Inter.