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Skriniar è da contratto a vita, ma l'Inter deve valutare la sua cessione
L'INDIZIO - L’Inter ha l’obbligo di sedersi a riflettere. Deve farlo perché necessità di incassare una quarantina di milioni in plusvalenze e, soprattutto, perché offerte superiori ai 70 milioni di euro, per un difensore, vanno sempre considerate. L’indizio che impone massima concentrazione è proprio l’accordo, ormai vicinissimo, con Godin. L’uruguaiano è tra i migliori tre difensori al mondo, firmerà molto probabilmente un biennale (con opzione per il terzo anno) a sei milioni di euro a stagione. Alto l’ingaggio e le ambizioni del sudamericano, che mai verrebbe a Milano per accomodarsi in panchina come in questo momento sta accettando di fare Miranda. Godin non arriverà in sostituzione al brasiliano, al posto di Miranda, l’Inter, potrebbe accontentarsi di un giovane dalle belle promesse (Andersen?). Il calciatore dell’Atletico Madrid verrà a Milano per fare il titolare e in questo momento i due intoccabili sono Skriniar e de Vrij.
CONTRATTO A VITA O CESSIONE ONEROSA? - Logico che il concreto interesse verso Godin lasci immaginare alcuni scenari, ma siccome Skriniar è un calciatore speciale, è giusto tenere aperte tutte le piste. È giusto farlo perché l’Inter ha in casa un gioiello, un professionista serio, un uomo corretto e un calciatore fortissimo. Skriniar è un capitano, uno di quelli che fanno bene al gruppo e aiutano a migliorare. Insomma, Skriniar è uno da contratto a vita e per questo motivo -nonostante il sempre più probabile arrivo di Godin- è necessario studiare le mosse, ponderare tutto ciò che una cessione del genere potrebbe innescare. Vendere Skriniar è il modo più semplice per risolvere alcuni problemi di cassa e aggredire il mercato con nuove liquidità, ma non è detto che sia la soluzione ideale. L’Inter ci pensa.