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Siviglia, Monchi: 'Roma mi manca, flop per colpa mia al 95%'
PALLOTTA - "Pallotta mi ha criticato molto? Ognuno è libero di dire quello che crede. A Pallotta sono grato perché mi ha portato alla Roma, non dirò mai una parola contro di lui. Il mio percorso nel calcio è di 37 anni, ognuno può pensare ciò che vuole. Quella di mercoledì e la mia 19esima finale. Non so se sono tanti i direttori sportivi che possono dire questo senza lavorare nel Real Madrid, nel Manchester City o nel Chelsea".
DI FRANCESCO - "Il problema è stato sull’esonero di Di Francesco? Non solo quello. Il rapporto con la società non era più buono, quindi era meglio far lavorare altri. Trovare un allenatore non è difficile, il problema è che io pensavo in quel momento che Eusebio fosse il tecnico giusto per dare continuità. Forse era sbagliato, forse no, ma per me era giusto. Non possiamo dimenticare il suo inizio. Abbiamo venduto Salah, Paredes, Rudiger, Mario Rui e lui non ha detto niente e ha lasciato lavorare tutti. Ha portato la Roma al terzo posto e in semifinale di Champions. Quindi lui sapeva allenare, solo che gli mancava un po’ di fiducia. Io credevo che fosse giusto finire con lui, la proprietà pensava una cosa diversa, ma nessuno ha ragione al 100%".
SABATINI - "Walter Sabatini diceva che si lavorava male perché c’erano tre centri di potere: Roma, Londra e Boston? Per me sarebbe facile dire non mi hanno lasciato lavorare, ma non è vero".
"Mi è stato rimproverato l’acquisto di Pastore? Non mi sembra giusto parlare dei singoli, è difficile non sbagliare mai".
MOU - "Mourinho è un allenatore top e quindi una squadra top come la Roma è normale che lo abbia. E’ il tecnico giusto. Ha vinto la Conference e ora è in finale".
"Dybala ha giocato spesso così, il suo 20% è il 60-70% di un altro giocatore".