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Siviglia fuori da tutto, ora rischia la retrocessione: da En-Nesyri a Rafa Mir, le occasioni di mercato
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ALONSO, SCELTA SCIAGURATA - Il direttore sportivo Monchi, volato in Inghilterra all'Aston Villa, non è stato sostituito adeguatamente, José Luis Mendilibar, che l'hanno scorso ha conquistato una comoda salvezza vincendo l'Europa League, è stato cacciato a inizio ottobre, rimpiazzato dall'ex commissario tecnico dell'Uruguay Diego Alonso, che non ha dato gioco e non ha portato risultati. Il Siviglia, partito con ambizioni europee, in campionato è quartultimo insieme al Cadice con 13 punti in 16 partite, tre in più del Celta, che a oggi sarebbe retrocesso. Un cammino condizionato dagli infortuni e da un mercato non all'altezza, pesantemente influenzato dalla scelta di ridimensionare la natura degli investimenti. La vecchia guardia, Sergio Ramos e Rakitic non funziona più, i nuovi arrivati, soprattutto Sow e Lukebakio, non hanno confermato sul campo le grandi aspettative.
NON SOLO EN NESYRI - Un Siviglia fuori da tutto obbliga a fare delle riflessioni sul mercato. A gennaio potrebbe esserci una rivoluzione, con l'obiettivo di ridurre il monte ingaggi. L'ex Milan e Genoa Lucas Ocampos resta appetibile, più di Suso e Lamela, che quest'anno han preso residenza in infermeria. In mezzo Sow, seguito dalla Lazio in estate, può funzionare in altri lidi, in attacco il pezzo pregiato è Youssef En-Nesyri, a segno 9 volte in 22 partite stagionali. Una scommessa potrebbe essere Rafa Mir, che il Milan ha trattato nelle ultime ore di mercato della finestra estiva. Compresi i due match di Coppa del Re ha visto il campo solo 406', di fatto è fuori dal progetto. E cerca un club per rilanciarsi.