L'ex Siviglia a CM: 'Derby bloccato, ma la Lazio ha gli elementi che possono deciderlo'
Sebastiano Siviglia è un doppio ex: anche se con la Roma non ha avuto fortuna, ha vestito le due maglie della Capitale. Quella della Lazio, in particolare, gli è rimasta nel cuore. Con i biancocelesti ha vinto una coppa Italia da protagonista, agli ordini di Delio Rossi, e poi una Supercoppa Italiana contro l'Inter a Pechino. Siviglia, oggi tecnico nelle giovanili della Nocerina, racconta quelle emozioni in esclusiva per Calciomercato.com.
Come giudichi, in generale, la stagione della Lazio?
'Buona. Non dico ottima, perché comunque il finale di stagione non è andato per il verso giusto. Per quanto riguarda l'inizio del campionato, per come ha condotto l'Europa League e per essere arrivata in fondo alla Coppa Italia, penso abbia fatto un gran bel lavoro. Gli infortuni e la disponibilità di alcuni uomini che è venuta a mancare hanno creato qualche problema di troppo'.
Un girone d'andata eccellente e un girone di ritorno mediocre: come te lo spieghi?
'Penso sia tutto legato alla stanchezza e allo stress. Le partite portano via tante energie fisiche e psicologiche, quindi non è facile gestire tante gare più o meno sempre con gli stessi uomini. Ho avuto la sensazione che questa squadra per un momento non abbia avuto più la disponibilità di alcuni uomini chiave. Alla fine del campionato c'era anche difficoltà nel creare un gruppo che potesse affrontare alcune partite di campionato, tra infortuni e altre situazioni: questo di fatto ha penalizzato l'economia della stagione'.Un'eventuale vittoria nel derby di Coppa Italia salverebbe la stagione, o la renderebbe 'da incorniciare'?
'Beh, non da incorniciare, ma la Lazio ha fatto tante cose belle. Peccato per quel periodo di due-tre mesi in cui ha compromesso questo campionato straordinario: le due coppe hanno portato via tante forze, l'Europa League soprattutto a livello mentale sposta tanto. Con una eventuale vittoria di Coppa Italia una buona stagione la puoi far diventare eccellente, perché riesci ad ottenere un risultato prestigioso vincendo un trofeo, vincendo il derby e qualificandoti in Europa, avendo poi la possibilità di giocarti una Supercoppa'.Battaglia di nervi o partita ricca di tatticismi? Cosa ti aspetti da questa gara?
'Credo sarà ricca di tatticismi, perché nessuna delle due squadre pensa di perdere la partita. Sarà una battaglia di studio e di attesa, non ci sarà un arrembaggio, nessuno concederà il fianco all'avversario. Se dovesse esserci poi un episodio a cambiare la partita mi auguro sia a favore della Lazio'.Le individualità potrebbero fare la differenza? Chi ha più giocatori in grado di cambiare la partita?
'La Lazio ha qualcosa in più, e non lo dico solo perché è nel mio cuore, per la storia che ho vissuto in biancoceleste. Klose, Hernanes e Candreva possono cambiare il destino di un evento'.
Raccontaci un aneddoto di un tuo derby...
'In quel famoso 3-0 (datato 10 dicembre 2006, ndr) giocammo una partita ad altissimi livelli. Mi è rimasta dentro quella gara. Avevamo un ritmo impressionante. Loro erano increduli, quasi dicevano: basta, fermatevi. Altrimenti il risultato sarebbe stato ancora più rotondo. Vedere l'avversario impotente di fronte a noi è stata una soddisfazione incredibile, una bellissima sensazione'.E invece quella Coppa Italia alzata al cielo all'Olimpico?
'Emozioni forti, al di là del peso che può avere un trofeo è il traguardo che si raggiunge e come lo si raggiunge. Era una stagione simile a questa, ma questa partita ha qualcosa di più perché è contro la Roma. Rimarrà indelebile nel mio percorso di vita, una sensazione impagabile che mi piacerebbe rivivere e che ricorderò per tutta la vita'.
Chi è il leader, il giocatore che può mettersi la Lazio sulle spalle?
'Klose, giocatore che ha quello spessore e quella qualità superiore alla media. È l'elemento con maggiore esperienza, è l'uomo che può dare quel qualcosa in più: dovrà dimostrare di essere il campione che conosciamo'.