Sissoko e Melo via:|Può partire Vucinic
Più offensiva, più bianconera e più affamata. In attesa di vedere applicati la nuova rivoluzione in campo, la Juve di Antonio Conte ha già cambiato il proprio passo nella concezione nella gestione del mercato. Ora si inseguono i grandi giocatori, come Aguero, Rossi o Sanchez, da affiancare a calciatori con un determinato profilo. Ovvero juventini dentro oppure caratterialmente vincenti e protagonisti. Nel primo caso rientra quel Sebastian Giovinco che Conte vuole riportare a tutti i costi a Torino dopo il prestito al Parma, nel secondo invece quel Mirko Vucinic della Roma che il nuovo tecnico considera perfetto sia per l'attacco sia come esterno di fascia. Tutto ruota attorno al 4-2-4 di Conte, la vera rivoluzione nella rivoluzione, ma finora Marotta e Paratici hanno giocato una partita a doppia velocità. Tanto rapidi e bravi nell'ingaggiare gli svincolati Pirlo, Ziegler e Pazienza quanto attendisti e cauti nel trattare i tasselli mancanti del progetto Juve. I sondaggi non sono mancati, ma la zampata non è stata ancora piazzata.
Questione di tempo perché le zavorre della squadra stanno pesando sia sul bilancio che sulle manovre: giocatori come Felipe Melo, Iaquinta, Martinez, Sissoko devono essere piazzati per liberare posti (soprattutto a centrocampo, dove c'è già troppo affollamento ed altri rinforzi devono ancora arrivare) e sciogliere lacci economici di primo livello. Fino al 23 giugno, cioè quando il cda dovrà determinare l'aumento di capitale, non ci saranno certezze sulla benzina da mettere nel motore juventino. Le sensazioni sono positive, ma i dirigenti non vogliono farsi bruciare dalla frenesia perché l'idea di strapagare i giocatori (come Inler, valutato 18 milioni dall'Udinese) non piace a nessuno.
Questo spiega la politica dei piccoli passi e l'idea di scambiare giocatori funzionali per colmare le esigenze. Al Parma si offrono metà Amauri o Almiron per riavere Giovinco, mentre alla Roma si offre tutto Amauri o Storari più Iaquinta per arrivare a Vucinic. L'attaccante montenegrino piace alla Juve e i giallorossi stanno ragionando sull'ipotesi. «Vucinic è un grande giocatore - ha detto il neo ds giallorosso, Walter Sabatini -, ma ho colto qualche disagio da parte sua, riferito alla collocazione tattica in campo. Quindi siccome avremo un allenatore che determinerà un modulo, bisogna che i giocatori assecondino le esigenze dell'allenatore». Ad inizio settimana ci sarà un incontro tra l'agente di Vucinic e la dirigenza giallorossa: sul piatto la possibilità di restare da protagonista oppure un addio. «Prima chiariamo con la Roma - dice Alessandro Lucci - e poi valutiamo».