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Sinisa continua a volare: il Bologna batte il Lecce e supera il Milan!
Il primo tempo di Lecce-Bologna comincia con una fase di studio interrotta al decimo minuto da un’azione meravigliosa dei padroni di casa, conclusa in rete da Babacar con un bel diagonale all’incrocio. C’è già chi stappa lo spumante ma sa di tappo: fuorigioco evidente del senegalese. E qui è come se il Lecce implodesse, quasi si fosse consumato tutto in quella bellezza lì, effimera come una combinazione inattesa. Il Bologna, al contrario, che fino a quel punto aveva manovrato sterile e contratto, si è come risentito dell’affronto: quella degli uomini di Sinisa non è stata una semplice reazione ma una vera e propria rappresaglia, una repressione violenta e feroce. Si contano ben sette occasionissime prima del vantaggio firmato da Orsolini e arrivato soltanto a pochi minuti dall’intervallo (una zampata sotto porta su un tiro-cross di Sansone). Palacio è il trascinatore assoluto, Soriano, al suo rientro, un’insidia continua sulla trequarti giallorossa, mentre Sansone da una parte e Orsolini dall’altra tagliano e feriscono come due lame appena affilate. Ci vuole un buon Gabriel per evitare il tracollo del Lecce, alle prese ancora una volta con un primo tempo disastroso. Sbaglia tanto Lucioni in impostazione e di più il regista Tachtsidis. Incominciare l’azione a quel modo è una specie di suicidio in loop per la squadra di Liverani. Il pubblico di casa è traumatizzato. L’unica nota positiva è Babacar, che pare abbia trovato un po’ di voglia di vivere, specie quando la gira di testa sugli sviluppi di un corner e il pallone finisce di poco a lato, contro i cartelloni pubblicitari dietro a Skorupski. Malissimo davvero i suoi compagni, dal primo all’ultimo lupo, con l’eccezione ovviamente di Gabriel. Ma Gabriel aveva qualcosa da farsi perdonare, evidentemente..
Insomma il Bologna, seppur con una difesa inedita (la squalifica di Danilo, sommata agli infortuni di Dijks e Krejci, costringe Sinisa a optare per la coppia di centrali Tomiyasu e Bani, con Denswil terzino sinistro), il Bologna subisce zero, domina, stritola e quasi umilia gli avversari fino all’intervallo. Ma è in vantaggio di una sola lunghezza.
Nella ripresa il Lecce entra in campo con una novità: il regista greco resta negli spogliatoi e al suo posto sale da subito il trequartista Shakhov. No, non è un cambio di modulo, Liverani insiste sul 4-3-1-2 spostando Petriccione in mezzo, Mancosu interno sinistro e Tabanelli a destra. Mescola un po’ le posizioni degli interpreti, ma lo spartito è lo stesso. Il Lecce sembra quasi essersi ripreso. Mazzata del Bologna: passano dieci minuti e Rossettini sbaglia un appoggio a metà campo. Orsolini lancia Palacio e all’argentino riesce una specie di prodezza, ossia confezionare due assist nella stessa ripartenza. Prima infatti mette in porta Sansone, che sbaglia sull’uscita di Gabriel, poi, raccolta la respinta, el Trenza pesca Soriano che di prima intenzione trafigge il portiere giallorosso accorrente. Due a zero. Al che Liverani reagisce con un altro cambio, stavolta di natura tattica: dentro Farias per Tabanelli, a tutta birra col 4-3-3. Dopo nemmeno cinque minuti il Bologna segna il tris, doppietta di Orsolini bravo a lasciare sul posto Calderoni con un doppio passo, e a seccare col piede debole il povero Gabriel. Stavolta è il Bologna a fare una splendida azione. La doppietta di Orsolini arriva dopo una lunga manovra ragionata di ben 18 passaggi. I felsinei avrebbero anche l’opportunità di calare il poker, ma per Sansone oggi il portiere avversario è una saracinesca personalizzata. Sinisa decide allora di togliere Poli, fidandosi di Schouten. Liverani, disperato, butta dentro La Mantia al posto di un Falco poco incisivo. Quello del Lecce ora è un 4-3-3 asimmetrico, con due punte pesanti lungo l’asse centrale e Farias un po’ a sinistra, un po’ sulla trequarti. Grazie a questa mossa, negli ultimi dieci minuti più recupero, i padroni di casa accorceranno le distanze prima con Babacar al volo, su un traversone di Calderoni, poi con Farias da fuori area. Ma il 3-2 è uno spavento che arriva quando ormai è superato il novantesimo e al Bologna non resta che inserire il pilota automatico fino al triplice fischio.
IL TABELLINO
Lecce-Bologna 2-3 (Primo tempo 0-1)
Marcatori: 43' p.t. e 21' s.t. Orsolini (B), 11' s.t. Soriano (B), 40' s.t. Babacar (L)
Assist: 43' p.t. Sansone (B), 11' s.t. Palacio (B), 40' s.t. Calderoni (L), 46' s.t. Farias (L)
Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis (1' s.t. Shakhov), Tabanelli (15' s.t. Farias); Mancosu; Falco (36' s.t. La Mantia), Babacar. All. Liverani
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Bani, Tomiyasu, Denswil; Medel, Poli (31' s.t. Schouten); Orsolini, Soriano (41' s.t. Svanberg), Sansone; Palacio (46' s.t. Santander). All. Mihajlovic
Arbitro: Abisso di Palermo
Ammoniti: 41' p.t. Medel (B), 41' p.t. Tachtsidis (L), 44' p.t. Mbaye (B), 8' s.t. Babacar (L), 37' s.t. Schouten (B), 44' s.t. Calderoni (L)