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Fiorentina, Simeone flop: non vale quindici (più tre) milioni
Un’astinenza che si protrae da settantacinque giorni, la cifra che, fino ad adesso, la Fiorentina ha speso per acquistarlo moltoplicata per cinque. Su Giovanni Simeone iniziano ad aleggiare dubbi sempre più concreti. È un attaccante di valore o un fuoco di paglia che ha bruciato i viola? Il momento e le qualità mostrate fanno propendere per la seconda ipotesi. Ma riflettiamo.
CRISI REALIZZATIVA – Partiamo dal presente, da un ‘Cholito’ in difficoltà davanti alla porta. Si stanno rivelando tutti i suoi limiti, tecnici e tattici. Considerando le doverose attenuanti per le ultime due partite, vanno segnalate però varie prove incolore macchiate da errori grossolani, specialmente in area di rigore, unite a prestazioni incolore in cui, tranne la corsa, dell’argentino non si sono avute notizie. E poi c’è la simulazione contro il Torino, scoperta dal VAR.
ALTALENANTE – Eppure, dopo un inizio difficile, Simeone aveva iniziato a carburare, proprio nel momento d’oro della Fiorentina, capace di non perdere per otto partite consecutive in campionato, striscia positiva all’interno della quale l’attaccante aveva siglato tre dei sette gol totali della squadra, mettendo a referto anche un assist a Ferrara. In particolar modo, le reti con Inter e Milan avevano dato l’impressione di un’esplosione che non era una chimera. Invece, il ‘Cholito’ si è fermato lì, al sigillo su Handanovic del 5 gennaio.
APERTA LA QUESTIONE – Firenze si interroga. Simeone, talvolta, sembra un pesce fuor d’acqua, tanto da penalizzare la riuscita corale mancando in finalizzazione o peccando di tecnica, un fattore lampante quando lo osserviamo. I quindici milioni di euro – più tre di bonus – sono al momento un affare sbagliato. Ma c’è tempo, un giocatore di ventitré anni dispone di tempo per svoltare, basta poco. La Fiorentina ha iniziato a carburare, giungendo a tre vittorie consecutive, nel nome di Davide, per l’Europa: nella rimonta europea, però, avrà necessariamente bisogno del ritorno dell’argentino.
FUTURO – Visto l’investimento, è difficile pensare che i viola possano catalogarlo un flop al termine della stagione. L’asticella verrà alzata e, con una squadra più forte intorno, anche il rendimento di Simeone potrebbe trarre beneficio. Alcune società spagnole si erano interessate a lui, al momento però niente di concreto e una cessione, per i gigliati, non è contemplabile. Aspettando Simeone.