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Simeone: 'Avevo 35 milioni di ragioni per andarmene dall'Atletico Madrid, ma ho già detto che resto qui'
L'allenatore dell'Atletico Madrid Diego Simeone, uno dei possibili candidati per la sostituzione di Pioli alla guida dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista ad As, nella quale ha parlato anche di mercato. "Sono già 5 anni e mezzo che sono all'Atletico e sono felice. Il lavoro quotidiano dei miei giocatori è la vitamina che mi rivitalizza ogni giorno".
Dopo la finale di Champions League persa a Milano contro il Real Madrid, Simeone pensò però di abbandonare... "Arrivai in sala stampa dopo aver attraversato la zona dei festeggiamenti dei nostri avversari e avvertii un forte dolore. In quel momento, quello che mi passava per la testa è che sarebbe stato difficile tornare a coinvolgere i giocatori nel mio progetto. Non ho superato questa situazione, dissi quello che pensavo, quello che credevo fosse giusto. Se avessi pensato di andarmene, avrei avuto 35 milioni di motivi per farlo. Ma non me ne sono andato perchè non lo volevo, perchè ancora mi sento parte integrante di questo gruppo e di questa società".
Sui motivi della riduzione del contratto dal 2020 al 2018: "Abbiamo ritenuto che fosse la soluzione per me e per il club. Ho avuto anche un aumento dell'ingaggio e non era un fatto scontato, perchè non è facile sostenere un allenatore per tanti anni, anche perchè lo devi pagare. La riduzione della durata del contratto non impedisce che, all'inizio della prossima stagione, possa tornare a discutere con la dirigenza e che il presidente Cerezo o l'ad Gil mi possano proporre il rinnovo".
L'intervista prosegue e Simeone aggiunge: "Se resto nella prossima stagione? L'ho già detto che rimango qui".
Dopo la finale di Champions League persa a Milano contro il Real Madrid, Simeone pensò però di abbandonare... "Arrivai in sala stampa dopo aver attraversato la zona dei festeggiamenti dei nostri avversari e avvertii un forte dolore. In quel momento, quello che mi passava per la testa è che sarebbe stato difficile tornare a coinvolgere i giocatori nel mio progetto. Non ho superato questa situazione, dissi quello che pensavo, quello che credevo fosse giusto. Se avessi pensato di andarmene, avrei avuto 35 milioni di motivi per farlo. Ma non me ne sono andato perchè non lo volevo, perchè ancora mi sento parte integrante di questo gruppo e di questa società".
Sui motivi della riduzione del contratto dal 2020 al 2018: "Abbiamo ritenuto che fosse la soluzione per me e per il club. Ho avuto anche un aumento dell'ingaggio e non era un fatto scontato, perchè non è facile sostenere un allenatore per tanti anni, anche perchè lo devi pagare. La riduzione della durata del contratto non impedisce che, all'inizio della prossima stagione, possa tornare a discutere con la dirigenza e che il presidente Cerezo o l'ad Gil mi possano proporre il rinnovo".
L'intervista prosegue e Simeone aggiunge: "Se resto nella prossima stagione? L'ho già detto che rimango qui".